Prato, il “Gorone” sarà deviato: il percorso, i costi e i tempi dei lavori
Per le disposizioni regionali il sistema delle gore dovrebbe essere chiuso ma in questo modo si salvaguarda l’attività di due aziende della zona
PRATO. Il Gorone sarà deviato all’altezza di via Mozza e riammesso nel Bisenzio all’altezza di viale Galileo Galilei. Si tratta di una specie di bypass, per ora allo studio degli uffici comunali e di Publiacqua per rispettare una disposizione regionale, ma allo stesso tempo per salvaguardare due aziende tessili della zona che per lavorare attingono ancora oggi, con una precisa convenzione, l’acqua dal gorone che passa subito dopo il cavalciotto di Santa Lucia.
Il sistema della rete delle gore di Prato, reticolo idrico sui generis nato nell’alto medioevo, continua così a modificarsi. Lunedì la quarta commissione consiliare, presieduta da Francesco Bellandi (Pd), ha discusso del nuovo disegno del sistema delle gore nella parte alta della città, dopo che il reticolo è diventato da alcuni anni proprietà del Comune di Prato. Di fatto, il Gorone rientrerà nel Bisenzio dopo circa un chilometro dalla sua nascita dal fiume e prima della deviazione delle gore, di cui una parte si dirige verso il centro e poi verso Prato sud e un’altra in direzione di Prato Ovest.
Per ora, come specifica il presidente della commissione Bellandi, il tutto è nella fase di progettazione di massima e di approfondimento; quello che è certo è che da via Mozza sul Gorone, il sistema delle gore, anche nelle aree tombate verso il centro, non riceverà più l’acqua del Bisenzio e vivrà, se si così si può dire, degli afflussi di acque chiare dovuti alla pioggia. «La novità consiste infatti in questo – spiega Francesco Bellandi – che dal Cavalciotto di Santa Lucia dove nasce il Gorone si arriverà in via Mozza dove verrà realizzato un bypass che riporta le acque del fiume nel Bisenzio nella zona di viale Galilei. Secondo la normativa regionale, il sistema delle gore avrebbe dovuto essere chiuso all’afflusso delle acque del Bisenzio, ma lasciando il Gorone arrivare in via Mozza supportiamo le esigenze di due aziende tessili che da qui attingono l’acqua».
Da precisare che sia il sistema fognario sia quello del reticolo delle gore pratesi, hanno come ultima tappa del loro viaggio l’impianto di depurazione della Gida di Baciacavallo. Quello che rende possibile realizzare oggi il bypass è in sostanza la semplificazione di governo e amministrativa che è giunta dopo che il Comune ha acquistato per intero tutto il reticolo delle gore pratesi.
«Non c’è dubbio che il livello di governo si è semplificato. La proprietà delle gore è del Comune, che ha anche la diretta gestione sulle parti non tombate, e questo facilita decisioni e progetti di questo tipo», dice ancora Bellandi. Ma quando ci saranno i lavori? «Stiamo operando con Publiacqua. Per adesso siamo nella fase di approfondimento. Ci assicurano comunque che sia i costi sia i tempi del lavoro del bypass non saranno onerosi», conclude il presidente della quarta commissione.