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Carmignano, operazione anti-bracconaggio: trovati 288 uccelli catturati illegalmente


	Gli uccelli e le trappole sequestrati dalla polizia provinciale
Gli uccelli e le trappole sequestrati dalla polizia provinciale

La polizia provinciale ha sequestrato 3.450 munizioni da caccia e due reti piazzate in un oliveta

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PRATO. Nei giorni scorsi la polizia provinciale ha portato a termine un’importante operazione antibracconaggio nel comune di Carmignano, mirata a contrastare la cattura e la detenzione illegale di uccelli appartenenti a specie protette.

L’operazione, frutto di numerosi sopralluoghi e appostamenti, ha permesso di accertare, in flagranza di reato, la presenza di un cacciatore intento a catturare uccelli protetti utilizzando un impianto illegale, composto da due reti verticali, rispettivamente delle dimensioni di 10x2 metri e 5x2 metri.

Attorno alle reti, collocate all’interno di un’oliveta nei pressi dell’abitazione del cacciatore, erano stati posizionati numerosi richiami vivi in gabbia, appartenenti a specie protette (prispoloni), utilizzati per attirare altri volatili, anche questi detenuti illegalmente.

Durante l'operazione è stato trovato intrappolato nelle reti anche un esemplare vivo appartenente a una specie protetta.

Gli accertamenti successivi, che hanno incluso la perquisizione di due annessi agricoli e di alcuni congelatori presenti all’interno dell’abitazione, hanno portato al ritrovamento di una grossa trappola in ferro destinata alla cattura di fauna selvatica, 288 uccelli (vivi e morti) tutti appartenenti a specie protette (prispoloni, beccofrusone, passera scopaiola, codirosso, beccafico e fiorrancino), 3.450 munizioni da caccia e 70 munizioni a palla unica, tutte illegalmente detenute.

Gli uccelli vivi, utilizzati come richiami, essendo in buono stato di salute e in grado di volare sono stati liberati nella campagna circostante.

Tutto il materiale rinvenuto durante la perquisizione è stato posto sotto sequestro penale, mentre la persona, titolare di licenza di caccia, è stata denunciata alla Procura per i reati di uccellagione, detenzione di specie di uccelli protetti, maltrattamento di animali e violazione in materia di detenzione di munizioni.

“L’operazione conferma il costante impegno della polizia provinciale per la tutela e la salvaguardia degli animali del nostro territorio, in particolare nella lotta contro il bracconaggio – dice il comandante Michele Pellegrini – La presenza continua del personale di vigilanza sul territorio, specialmente nelle aree periferiche ed extraurbane, è fondamentale per prevenire e reprimere gli illeciti in materia di caccia, pesca e ambiente”.

“Questa operazione rappresenta un segnale forte nella lotta contro il bracconaggio e la tutela del nostro patrimonio faunistico – aggiunge il presidente della Provincia Simone Calamai – Voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento alla polizia provinciale per il lavoro svolto con professionalità e dedizione. La cattura e la detenzione illegale di specie protette sono reati gravi che minacciano la biodiversità del nostro territorio. Grazie a questo intervento, è stato possibile non solo fermare un’attività illecita, ma anche restituire alla natura molti uccelli protetti, sottolineando ancora una volta l’importanza della vigilanza e del rispetto delle leggi a tutela dell’ambiente”.

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