Il Tirreno

Prato

Il caso

Prato, l’assessore Sapia contestato dai difensori degli alberi

di Alessandro Formichella

	La contestazione in consiglio comunale a Prato
La contestazione in consiglio comunale a Prato

Protesta in consiglio comunale per l’abbattimento di 47 tigli in via Firenze. Lui: «Ne abbiamo discusso a lungo e il centrodestra non ha mai fatto obiezioni»

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PRATO. Una levata di scudi. Anzi, una levata di piccoli cartelloni con scritto "Meno alberi, più C02" da parte di alcune cittadine, durante la seduta del consiglio comunale di oggi, 26 settembre, nel momento in cui l'assise doveva dibattere sulla interrogazione della consigliera comunale di centrodestra Rossella Risaliti sul taglio dei 47 alberi in via Firenze. Taglio programmato fin dalla scorsa legislatura, che ha acceso dibattito e dissensi fra ambientalisti, gruppi di cittadini autoconvocati e il Comune fin dallo scorso agosto. La contestazione è durata poco; un po' di colore per qualche manciata di minuti, fino a che il presidente del consiglio, Lorenzo Tinagli, come da regolamento, ha fatto abbassare i cartelloni riportando la seduta nella piena normalità. E' stato l'assessore Marco Sapia a dare, con risposta scritta, l'ennesima spiegazione del taglio dei tigli su via Firenze e a informare delle procedure sulla nuova alberificazione dell'area in questione, quella della Querce. Sapia non ha risparmiato una nota politica a chiusura del suo intervento: "Fin dal 2021 ci sono state un paio di commissioni che hanno discusso del taglio degli alberi su via Firenze a La Querce e che hanno votato. Il centrodestra non ha mai presentato obiezioni. Che tutto questa disapprovazione si manifesti adesso, nonostante le risposte che abbiamo dato come amministrazione negli ultimi due mesi, appare alquanto bizzarro. Il dato politico, se vogliamo, è questo".

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