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“Gamberi killer” nei ristoranti toscani: chiusa un'attività, ecco perché quei crostacei sono vietati e pericolosi


	I gamberi killer
I gamberi killer

L’Asl ha sequestrato un centinaio di crostacei che sono dannosi per l’ambiente

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PRATO. Un ristorante cinese di Prato è stato chiuso per gravi carenze igienico-sanitarie e l’Asl ha sequestrato anche un centinaio di gamberi della Louisiana, una specie che non è consentito importare perché nel caso venga introdotta nei fiumi tende a “colonizzare” l’ambiente eliminando gli altri animali.

L’operazione

Gli ispettori pesca della Guardia costiera di Livorno e i funzionari del Dipartimento di prevenzione dell’Asl hanno eseguito nei giorni scorsi una verifica nel ristorante cinese, in seguito ai controlli alle frontiere sulle importazioni dei prodotti ittici destinati ad essere commercializzati nella nostra regione.

I gamberi killer

Durante gli accertamenti gli ispettori hanno scoperto che nelle celle-frigorifero erano occultati, all’interno di un contenitore di plastica, circa cento esemplari di gamberi della Louisiana vivi che sembravano appartenere proprio alla specie esotica pericolosa ed altamente invasiva “Procambarus clarkii”. Immediato è scattato il blocco sanitario dei prodotti per procedere ai successivi approfondimenti sulla reale identificazione della specie, ipotesi investigativa peraltro supportata dalla mancata esibizione da parte del ristoratore di qualsivoglia documento che ne rivelasse la tracciabilità e la provenienza.

Le analisi

I risultati del Dna successivamente eseguiti su alcuni campioni inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana hanno poi confermato che la specie rinvenuta era proprio quella del Gambero della Louisiana, meglio noto come gambero killer americano per la sua capacità di colonizzare ogni tipo di ambiente acquatico.

Considerato il potenziale pericolo per l’ambiente e l’ecosistema nei casi di introduzione accidentale o volontaria dei gamberi killer nelle acque fluviali o nelle zone costiere, oltre che il rischio per la salute del consumatore in caso di consumo, i crostacei sono stati posti sotto sequestro penale e il titolare del ristorante è stato denunciato alla Procura.

La chiusura

In relazione alle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate (sporcizia e scarsa manutenzione degli ambienti e delle attrezzature) l'autorità sanitaria ha anche disposto la chiusura del ristorante fino al ripristino delle condizioni di idoneità alla detenzione e alla somministrazione degli alimenti. Il ristoratore dovrà pagare anche una multa di alcune migliaia di euro.

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