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Prato, boom di multe per colpa di un varco

di Alessandro Pattume

	Il varco controllato dalla telecamera davanti alla Questura
Il varco controllato dalla telecamera davanti alla Questura

Quasi 7.000 automobilisti hanno preso la “scorciatoia” per evitare le code davanti alla Questura e ora pagano pegno

20 settembre 2024
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PRATO. «Nel 2024 sono già state elevate oltre 71mila sanzioni stradali, per un totale di 7 milioni e 600mila euro, superando di gran lunga i 6 milioni incassati nel 2023. È chiaro che l’obiettivo dell’amministrazione non è migliorare la sicurezza stradale, ma fare cassa a spese dei cittadini». Il capogruppo della Lega e vicepresidente del consiglio comunale Claudiu Stanasel riparte all’attacco del Comune e del Pd denunciando quello che reputa un uso eccessivo e strumentale delle multe. Gli risponde a distanza il vicesindaco Simone Faggi, che rimanda al mittente le accuse: «Quelle di Stanasel sono considerazioni pretestuose. Il numero di sanzioni dall’inizio dell’anno è in realtà equilibrato e in linea con quello dello scorso anno. Se si sono registrati aumenti nel numero di sanzioni stiamo parlando di uno o due punti percentuali su alcune tipologie, niente di più. La municipale fa solo rispettare le regole, cosa si vuole? Che i vigili permettano a tutti di fare come vogliono?».

Il T-Red della discordia

Ma Stanasel tira dritto e snocciola i numeri relativi al T-Red, di cui ha chiesto più volte l’abolizione. «Nei primi otto mesi del 2024, i T-Red hanno rilevato oltre 2.168 infrazioni, rispetto alle circa 1.400 sanzioni del 2023 – si legge nella nota inviata ai giornali – Questo aumento rivela che i T-Red e le sanzioni per il superamento della linea bianca non solo non hanno migliorato la sicurezza stradale, ma hanno aggravato la situazione economica dei pratesi».

In realtà dietro al boom degli incassi c’è un altro motivo. Basta guardare i numeri ufficiali dei primi sette mesi. Nel 2024 ci sono ben 6.791 transiti vietati dal varco davanti alla Questura, in via Migliore di Cino, ora vigilato da una telecamera. Nel 2023 erano stati “solo” 2.189. Sta tutta qui la differenza tra i due anni messi a confronto e tra gli incassi per le infrazioni.

L’ultimo affondo del consigliere della Lega riguarda l’impiego delle risorse ricavate dalle multe. «Avessero usato le risorse provenienti dalla multe per migliorare strade o per risolvere problemi legati alla viabilità, starei zitto – dice Stanasel – ma in cinque anni è stato fatto poco o nulla e nonostante questi fondi siano stati investiti per interventi precisi, bisogna poi vedere il modo in cui vengono realizzati».

A cosa servono le multe

Lo scorso anno il Comune di Prato ha incassato più di sei milioni e mezzo di euro dalle sanzioni per la violazione del codice della strada. I proventi delle multe servono di norma a finanziare una lunga serie di interventi. La quota più importante è dedicata alla manutenzione e messa in sicurezza delle strade di proprietà dell’ente, a quella della segnaletica dedicata, all’illuminazione pubblica e agli interventi a tutela degli utenti deboli così come all’educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado. Altre voci importanti riguardano l’acquisto di nuovi veicoli, attrezzature e il noleggio di impianti semaforici. Quasi mezzo milione di euro è stato investito sulla videosorveglianza cittadina. Vengono poi le spese per la previdenza complementare del personale della municipale, per le indennità di servizio esterno al personale e per le turnazioni, ovvero il "potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni”, spiega la relazione 2023 della municipale.

I numeri

Nei primi sette mesi del 2023 furono elevate 70.806 multe, nello stesso periodo di quest’anno sono state invece 71.136. L’incremento c’è ma è minimo. A cambiare, e di molto, è invece il dettaglio delle multe, soprattutto quelli per i divieti di sosta. L’incremento maggiore di quest’anno riguarda le sanzioni per il superamento del varco alla Questura: nei primi sette mesi del 2023 furono 2.189, quest’anno ben 6.791. Ma quelli che registrano in numeri più alti riguardano tutti le multe legate alla sosta. Nei primi sette mesi del 2023 quasi ventimila sono state le multe per la pulizia delle strade, diminuite quest’anno a 14.605. Dall’altra parte, se nel 2023 le multe per omesso pagamento del parcheggio furono 15.536, quest’anno siamo già a 18.313. Numeri che fanno il paio con altre sanzioni legati a comportamenti incivili. Come la sosta sul marciapiede: nel 2023 1.518 multe contro le 1.943 di quest’anno. Da segnalare infine le sanzioni elevate per omessa revisione dell’auto: nel 2023 sono state 907, quest’anno 1. 424. E infine il già citato T-Red con 2.850 sanzioni nei primi sette mesi del 2023 contro le 2.168 sanzioni del 2024.

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