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Gli albergatori di Prato contro gli affitti brevi: «Facciamo come a Firenze»

Una camera d’albergo
Una camera d’albergo

I titolari delle attività chiedono al Comune di mettere mano al caso Airbnb

11 agosto 2024
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PRATO. A Firenze se ne parla ormai da mesi e ora anche a Prato gli albergatori chiedono al Comune di mettere mano alla questione degli affitti brevi, cioè dell’aumento di strutture ricettive Airbnb che grazie a prezzi concorrenziali erodono il mercato a danno degli albeghi tradizionali. Federalberghi chiede dunque che anche il consiglio comunale Pratese affronti la questione, «visto che anche qui si registra un +30% di locazioni turistiche annue, regolamentando che il fenomeno dilagante, cosicché tutti gli attori turistici possano competere ad armi pari».

L’associazione degli albergatori rende noti anche i dati sulle presenze, riferiti ai primi sette mesi dell’anno, che sono abbastanza incoraggianti.

«Abbiamo una occupazione media dell’87% – si legge in una nota – con un incremento del 3% nei primi sette mesi dell’anno rispetto al precedente. La percentuale di turisti stranieri è del 63 % e di turisti italiani del 37%, dato che conferma il traino nazionale della clientela straniera a cui andrà dedicata sempre maggior attenzione, vista anche la più alta capacità di spesa. Il ricavo medio è di 89 euro, non paragonabile ovviamente alle grandi città d’arte ma in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. La clientela, come facilmente immaginabile, è prevalentemente business con il 67% delle presenze, alla clientela leisure spetta il 33%, e ci auguriamo venga fatto un lavoro di squadra per incrementare l’attrattività di Prato a livello nazionale e internazionale facendo scoprire le sue peculiarità artistiche ed enogastronomiche».

«L’occupazione del mese di agosto – dicono gli albergatori – è per ora del 51%, destinata comunque a crescere sotto data. Siamo ben felici che abbia finalmente preso il via in maniera concreta il progetto della tramvia che collegherà la stazione centrale di Prato con Peretola, che rivoluzionerà la mobilità dei turisti e dei pendolari. Vogliamo citare anche il nodo affitti brevi, di cui si fa un gran parlare nella vicina Firenze e non solo, dove è stato recentemente imposto uno stop dalla neosindaca Funaro, augurandoci che anche il Consiglio comunale Pratese affronti la questione».

«Altro tema fondamentale riguarda il paventato significativo aumento da parte del Consiglio dei ministri dell’imposta di soggiorno, al quale ci opponiamo fermamente perché andrebbe ad aumentare le casse comunali ma a far perdere competitività alle strutture ricettive. Ci auguriamo di collaborare con proficuità col nuovo assessore al turismo Bartalini, sapendo che punta non solo a proseguire il progetto del turismo industriale, che ha ricevuto un ingente finanziamento europeo, ma anche sul turismo sportivo e sui cammini, e lavorare con pacchetti ad hoc e tour operators. In questa chiave accogliamo di buon grado la costituzione di una Dmo (Destination Management Organization) al quale siederanno i principali players del settore turistico, in cui ovviamente Federalberghi Prato farà sentire la sua importante voce. Speriamo infine che vengano sviluppati sempre più eventi, quali concerti, eventi sportivi, rassegne cinematografiche, specialmente in bassa stagione, dove gli albergatori pratesi continuano a soffrire un importante calo di occupazione».
 

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