Bus a singhiozzo, il sindaco di Prato dichiara guerra ad Autolinee Toscane: «La pazienza è finita». L’azienda dà la colpa all’influenza
Matteo Biffoni si appella alla Regione perché trovi una soluzione al taglio delle corse e ai ritardi nei collegamenti
PRATO. Studenti e pendolari protestano dall’inizio di novembre, ora si è arrabbiato anche il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che dichiara guerra ad Autolinee Toscane per i disservizi nelle corse dei bus del trasporto pubblico locale.
«La pazienza è finita. I disservizi quotidiani sul trasporto pubblico locale hanno superato ogni limite e se fino a oggi ho sollecitato una risoluzione del problema, adesso chiedo con forza alla Regione Toscana di pretendere dal gestore Autolinee Toscane un cambio di passo immediato – afferma Biffoni – Come sindaci saremo al fianco della Regione perché ci interessa che il servizio torni a funzionare. Così non ci siamo proprio».
Il sindaco Biffoni si fa portavoce di tutta la comunità pratese, a partire dagli studenti, che, si legge in una nota del Comune, «in questi mesi hanno visto un costante peggioramento del servizio di trasporto pubblico locale arrivando nelle ultime settimane a una situazione paradossale: ogni giorno arrivano segnalazioni su corse saltate, arrivi in netto ritardo, percorsi sbagliati, bus che non si fermano alle fermate e guasti ai mezzi».
«La causa di tutto questo e di chi sia la responsabilità a questo punto non mi interessa più – attacca Biffoni – Ho detto in tempi non sospetti e spesso in beata solitudine che quella gara regionale rischiava di fare danni ma nessuno mi ha ascoltato, adesso chiedo solo alla Regione Toscana una soluzione, dato che il gestore a cui ha affidato il servizio non rispetta da mesi il contratto sottoscritto. È lapalissiano che chi paga un servizio lo debba ottenere, mentre ci sono famiglie che hanno pagato abbonamenti annuali per un servizio che di fatto non viene erogato con disagi costanti e ingiustificabili».
Un problema che negli ultimi giorni si è acuito ulteriormente, tanto che il Comune di Prato sta ricevendo richieste di aiuto da parte dei cittadini affinché venga sollecitato un intervento da parte dell'assessorato alla Mobilità della Regione Toscana competente per materia. «Poche settimane fa in Palazzo Banci Buonamici tutti i Comuni pratesi hanno fatto presente all'assessore Baccelli che la misura era colma e che le difficoltà non erano su una linea specifica o su una situazione limitata, ma era generalizzata. Da allora la situazione è addirittura peggiorata. Non possiamo non prendere atto che il servizio svolto da Autolinee Toscane sta creando un disagio diffuso a un servizio fondamentale per una comunità».
Prima l’alluvione, poi l’influenza. Sono queste, secondo Autolinee Toscane, le due cause che hanno creato i maggiori problemi nella gestione del servizio di trasporto pubblico che ha fatto arrabbiare prima gli utenti e poi anche i sindaci.
In una nota At spiega che attualmente oltre 60 dei 300 autisti in servizio su Prato sono assenti perché a letto con l’influenza: «Numero purtroppo in linea con il picco dell’influenza e del Covid che si sta registrando proprio nell’area pratese, anche, come descritto da organi di stampa, con pressione sul sistema ospedaliero». Oltre all’influenza, secondo At il servizio è stato penalizzato dall’alluvione, che ha danneggiato una decina di mezzi e ha rallentato la manutenzione di una cinquantina di bus in totale.