Pif, Foer, Finocchiaro e Ghini: 18 titoli in cartellone al Politeama di Prato
E ora al lavoro per creare la Fondazione. «Saremo pronti entro fine anno»
PRATO. Cucite addosso all’identità del Politeama come un abito su misura. Si rincorrono tre parole intorno alla cupola apribile dell’architetto Nervi: leggerezza, molteplicità, pensosità. Fuor di metafora, le tre parole chiave tratte da “Lezioni americane” di Italo Calvino accompagnano la stagione 2023/24 del Politeama Pratese presentata ieri mattina: 18 titoli per “planare dall’alto” omaggiando lo scrittore nel centenario della nascita. Ieri non era una giornata qualsiasi. Era il giorno del lutto cittadino per l’addio a Francesco Nuti con i funerali a Firenze nel pomeriggio. E forse a Cecco da Narnali sarebbe piaciuta la nuova stagione del Politeama con quel “planare dall’alto” intitolato al maestro della leggerezza “pensosa” che fu Calvino. Perché lui, nei tuoi film, ci ha insegnato quanto possano essere potenti la leggerezza acuta e l’ironia intelligente. Proprio nel ricordo di Nuti si è aperta la conferenza stampa: per l’ultimo saluto all’artista sono state proiettate inedite foto storiche che lo ritraggono insieme a Roberta Betti ed Elvira Trentini, le compiante fondatrici del Politeama Pratese, sulle note di “Puppe a pera”. Svelato poi un ricco programma con 18 titoli di prosa, danza, magia, teatro di figura, musical e jazz. Da Pif ad Angela Finocchiaro, sarà un “planare dall’alto” in compagnia di tanti protagonisti amati dal pubblico come Lella Costa, Arturo Brachetti, Diana Del Bufalo, Ambra Angiolini, Drusilla Foer, Massimo Ghini e Paolo Ruffini. Fra titoli di successo e nuove produzioni ospitate come “Cabaret”, “1984”, “Oliva Denaro”, “Il calamaro gigante”, il nuovo cartellone valorizza il legame fra cinema e teatro (per anni il Politeama è stato un’area cinematografica) , quello fra letteratura e palcoscenico, i talenti femminili. «Questo è un teatro molto radicato sul territorio ma non è provinciale – puntualizza la presidente Beatrice Magnolfi – perché è colto e popolare al tempo stesso, ha una tradizione fortissima e cerca di rinnovarla ogni giorno nei nuovi linguaggi, fermo nel rivolgersi a tutte le fasce di pubblico».
PLANARE DALL’ALTO
Il viaggio da ottobre a maggio promette di essere ancora più ricco della stagione passata con tanti appuntamenti di prosa, danza, musical, teatro di figura e un pizzico di magia, accanto a una nuova edizione della rassegna “November Jazz”. Si riprenderà la tradizione del grande musical rappresentata da “Cabaret” (5-6 gennaio) con Diana Del Bufalo protagonista insieme ad Arturo Brachetti. Si “planerà dall’alto” anche a passo di danza, con il Balletto di Roma e la sua giovane “étoile” Carola Puddu in “Giulietta e Romeo” (10 novembre) mentre a dare un tocco internazionale al cartellone penserà la compagnia tedesca Familie Flöz, con il suo originale teatro di figura in “Hotel Paradiso” (27-28 gennaio) . La contaminazione fra cinema e teatro è l’ingrediente principale di “Perfetti sconosciuti” del regista Paolo Genovese (19-20 dicembre) , nel giallo giudiziario “Testimone d’accusa” che al cinema fu diretto da Billy Wilder (2-3 dicembre) , nelle commedie “Tre uomini e una culla” (4-5 novembre) e “Quasi amici” (23-24 marzo) . E poi la trasposizione teatrale di grandi pagine letterarie, come “1984” di Orwell (13-14 gennaio) , “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf interpretato da Lella Costa (18-19 novembre) , “Oliva Denaro” di Viola Ardone con Ambra Angiolini (10-11 febbraio) . Il primo sipario della stagione si aprirà con un grande testimone del nostro tempo come Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, in coppia con il premio Strega Francesco Piccolo: lo spettacolo “Momenti di trascurabile (in) felicità” (sabato 21 ottobre, alle 21) diventa quasi un manifesto di felicità per la stagione che sarà. Da oggi prende il via la campagna abbonamenti con la riconferma per chi era già abbonato alla stagione 2022/2023 mentre da martedì 27 giugno partirà la sottoscrizione dei nuovi abbonamenti. Oltre alla formula principale “Gran Teatro” a dieci spettacoli (con un omaggio a scelta fra “Ballade” e “Le donne di Malamore”) , sono disponibili quest’anno due pacchetti “smart” a cinque spettacoli.
VERSO LA FONDAZIONE
Lusinghiero il bilancio dell’ultima stagione che ha registrato quasi 57mila presenze per un totale di 141 spettacoli. «Il Politeama è un dono pazzesco che rende questa città più ricca», ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni. Non sono sempre rose e fuori perché alla parte “artistica” nella gestione di un teatro si sommano i problemi quotidiani. «La Regione è e sarà a fianco del teatro, degli artisti e delle persone che vi lavorano», ha promesso la capo di gabinetto Cristina Manetti. Garanzie dall’assessore Simone Mangani sui tempi della Fondazione che permetterebbe al Politeama di superare lo status di società per azioni. «Chiudere l’anno senza la nascita della Fondazione sarebbe una sconfitta. Entro il 2023 arriverà il nuovo soggetto».