Prato, Biffoni chiama a raccolta i riformisti del Pd a Coiano
Incontro con Bonaccini: «No alle correnti, chi esce sbaglia». Mano tesa del sindaco a Elly Schlein: «È la mia segretaria e la segretaria di tutti. Ripartiamo dalle idee»
PRATO. Ripartire dal confronto diretto in uno spazio politico che non abbia preclusioni. E il diktat è la parola inclusività. Mercoledì alle 18,30 al circolo di Coiano torna Stefano Bonaccini, e questa volta da presidente del Partito democratico, per confrontarsi assieme al sindaco Matteo Biffoni sulle idee e proposte politiche che dallo scorso inverno sono state disegnate durante la fase congressuale.
Biffoni non rinuncia a pensare che uno spazio politico sia necessario senza creare perimetri politici stretti o “correnti” politiche all’interno del Pd, ma per «coinvolgere sempre di più una comunità politica di donne e uomini su ciò che pensiamo, su ciò che vogliamo o desideriamo sul piano politico», dice il primo cittadino. Ma niente “correnti”, afferma, o differenziazioni; semmai appunto un approccio inclusivo pronto al dialogo sui tanti aspetti che vanno dalla vita del Paese a quella della città.
Di certo, gli appuntamenti del prossimo 2024 incidono; pesano sulla prospettiva, le elezioni amministrative fra un anno e le elezioni europee. La concomitanza delle due fasi elettorali dirà molte cose su come Prato si attesterà fra le città del centro Italia. All’evento in programma al circolo di Coiano sarà presente anche il segretario provinciale Marco Biagioni.
«Dispiace ma non concordo con chi decide di uscire dal Pd e riconosco che Elly Schlein è la mia segretaria come lo è di tutti gli iscritti al Pd – esordisce Matteo Biffoni – Questo è l’esito di un confronto congressuale che si è svolto in modo lineare. Non concordo su chi esce dal Pd e credo sia importante riprendere l’azione politica, a partire in questo caso da Stefano Bonaccini che ho sostenuto assieme a tante altre persone. Dobbiamo essere inclusivi, discutere su tutto in modo aperto, confrontandoci soprattutto sugli elementi di differenza politica in modo onesto, senza pregiudizi. Ma una cosa è certa; no a fuoriuscite dal Pd o a illusioni varie, semmai aprire percorsi di inclusione politica».
Sul tavolo del circolo di Coiano, mercoledì sera si tornerà a parlare del paese che i democratici vogliono costruire e di come, in questo caso, fare opposizione al governo di Giorgia Meloni. Ma non di meno, è molto probabile che si andranno a toccare i temi come le elezioni amministrative, a partire dal primo test del 14 e 15 maggio prossimi a Poggio a Caiano, per arrivare alle elezioni di Prato e al confronto importante delle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo.
Intanto il Primo maggio Biffoni sarà in piazza Mercatale per il corteo alla festa dei lavoratori. Ma il punto centrale sul quale pare volersi concentrare l’azione politica è quello di uscire di nuovo allo scoperto sulle idee e i programmi che debbano rilanciare i Dem. Lo spettro della bassa affluenza alle recenti elezioni regionali, si veda il Lazio, manifestano il pericolo di un forte distacco fra la natura locale della politica e la partecipazione dei cittadini. Una sorta di bolla al contrario.
«Riaprire un dibattito aperto nel Pd, è questo quello che penso e tenere tutti assieme» continua Biffoni. E in prospettiva delle elezioni 2024 a Prato? «Quello è un compito che spetta al segretario e alla segreteria. Io posso solo dare un mano e sono a disposizione».
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