Prato, il sindaco Matteo Biffoni contestato ma passa il no al ricorso
Tumultuosa seduta consiliare. Allontanato dall'aula un gruppo di cittadini che disturbava con fischi e urla. Alla fine passa l'ordine del giorno del Pd che lascia le mani libera al primo cittadino di scegliere la linea da adottare in merito al progetto di ampliamento dell'aeroporto di Peretola
PRATO. Alla fine, niente ricorso al Tar contro l’ampliamento di Peretola. Ma ci sono volute altre sei ore di consiglio comunale (dopo quello di lunedì scorso), tra tensione alle stelle, proteste infuocate a suon di insulti contro il sindaco Matteo Biffoni tanto da richiedere l'intervento dei vigili per sgombrare l'aula, perché si delineasse una posizione chiara del Comune di Prato.
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Crepe aperte nella maggioranza del Pd e non solo. Persino la lista civica per Biffoni con le sue due consigliere (Marilena Garnier e Rosanna Sciumbata), quella che dovrebbe avere nel dna della nascita l’appoggio alle scelte del primo cittadino, si è spaccata. Il primo colpo di scena si è avuto quando Antonio Longo, giovane consigliere del centrodestra, ha chiesto di invertire l’ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale per affrontare subito il delicato nodo dell’aeroporto.
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Corsa contro il tempo: il 14 novembre, scadono i termini per presentare ricorso al Tar contro la delibera di approvazione del Pit regionale. E’ lì che scricchiola subito la maggioranza: con 13 voti a favore e 12 contrari, si decide di discutere i tre ordini del giorni presentati contro l’ampliamento di Peretola. Due quelli partoriti dai banchi dell’opposizione (uno con la firma congiunta di Forza Italia, Prato con Cenni, Prato Libera e Sicura, cui si aggiunge il Movimento 5 Stelle in un secondo ordine del giorno), uno presentato dalla maggioranza composta da Pd e lista civica per Biffoni.
In realtà, era previsto un quarto ordine del giorno, quello presentato dalla consigliera Roberta Lombardi, la “pasionaria” del fronte no aeroporto, poi ritirato. Lombardi, vestita a nero in segno di lutto «per i cittadini della piana che diventeranno orfani della salute e della tutela ambientale», non fa mistero fin da subito che voterà l’odg del centrodestra e quello del centrosinistra. La seguirà la collega civica Garnier che voterà addirittura tutti e tre gli ordini del giorno, due dell’opposizione e uno della maggioranza.
E il sindaco? La sua posizione manda su tutte le furie i cittadini che gli gridano "dimettiti", "hai paura di Renzi". «Se posso il ricorso non lo faccio. La scelta, anche in campagna elettorale, era far pesare la città sui tavoli che contano. Sulle spalle ho la responsabilità di una città intera e la notte non ci dormo bene».
Risultato della votazione: l’odg di Forza Italia, Prato con Cenni e Prato Libera e Sicura viene respinto con 14 sì e 17 no; il secondo dell’opposizione con l’aggiunta del Movimento 5 Stelle viene respinto con 13 sì, un astenuto e 17 voti contrari. L’odg della maggioranza, quello che si dichiara contro la pista senza vincolare il sindaco in un ricorso al Tar, ha la meglio: passa con 19 voti a favore e 12 contrari. La maggioranza tiene ma quella di oggi per il sindaco Biffoni rimarrà una giornata da archiviare.
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Poche ore prima i sindaci della Piana (Matteo Biffoni, sindaco di Prato, Sara Biagiotti, sindaco di Sesto Fiorentino, Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano e Alberto Cristianini, sindaco di Signa) avevano sottoscritto un documento congiunto sulla spinosa vicenda dell'ampliamento di Peretola.
Ecco il testo.
«Le parole del sottosegretario Luca Lotti e dell'ad di Adf Marco Carrai sono per noi un segno positivo. Come sindaci abbiamo sempre lavorato coesi e uniti per un confronto con la Regione che riteniamo necessario: come più volte dichiarato allo stesso governatore Rossi, noi chiediamo garanzie per la salute e il benessere dei nostri cittadini. Il no alla nuova pista di Peretola non è una presa di posizione immotivata o dettata da facili campanilismi, ma deriva dalla preoccupazione che nutriamo per l'impatto che un'opera così importante avrà su tutto il territorio della Piana per i prossimi decenni.
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È fondamentale che ci sia un tavolo istituzionale a cui tutti possiamo sederci e insieme decidere e analizzare quali possono essere soluzioni e conseguenze dell'ampliamento dell'aeroporto fiorentino. Un tavolo in cui ci sia una verifica seria della compatibilità di quest'opera rispetto all'impatto ambientale, sulla salute dei cittadini e sull'assetto idrogeologico.
Il fatto che anche il sottosegretario Lotti e lo stesso Carrai siano d'accordo su questa linea è una conferma che ci dimostra come sia la politica il mezzo da poter utilizzare su partite così importanti. Il ricorso al Tar è uno strumento utile per i cittadini e i comitati che possono così far valere le proprie ragioni. Ma per le istituzioni è la sconfitta della politica, l'ultima arma per tutelare le nostre città dalle conseguenze derivanti da un allungamento della pista dell'aeroporto di Peretola. Quello che veramente fa la differenza è l'analisi delle valutazioni di impatto ambientale, attraverso la Vis e la Via. Non facciamo una difesa cieca degli interessi dei nostri Comuni, ma da sindaci tuteliamo la salute dei nostri cittadini. Partecipare al tavolo che verrà istituito dalla Regione Toscana è la strada migliore per farlo».