Sport, stop ai genitori dentro lo spogliatoio e foto vietate: ecco tutte le novità
Da fine 2024 padri e madri non potrebbero più aiutare i figli a fare la doccia. A Pontedera Bellaria organizza un seminario per spiegare le novità
PONTEDERA. Niente più genitori negli spogliatoi ad aiutare i figli piccoli per la doccia. Attenzione anche al linguaggio, a volte troppo colorito dei tifosi e degli allenatori. Da valutare e preferibilmente da evitare anche le foto del dopo partita che spesso ritraggono gli atleti che esultano sempre negli spogliatoi. Sono alcune delle novità disposte dalla riforma dello sport risalente al 2021. Un cambiamento negli atteggiamenti e nei “protocolli” della convivenza che ogni federazione sportiva sta introducendo ma che soprattutto va reso noto e discusso insieme agli addetti ai lavori e alle famiglie. È con questo intento conoscitivo che il Gruppo sportivo Bellaria Cappuccini, che accoglie 1.860 bambini e bambine che praticano varie discipline, dal calcio al volley, dal basket al rugby al wing tsun, ha programmato per sabato, agli impianti di viale Europa dalle 9, 30, un seminario aperto a tutte le società sportive del territorio e mirato a diffondere, con consapevolezza e responsabilità, le trasformazioni introdotte.
Misure obbligatorie
«Le nuove norme – spiega il presidente della Bellaria, Christian Martini – richiedono più attenzione alla tutela dei minori e al contrasto della violenza di genere. Questo indirizzo era stato intrapreso dalla riforma dello sport ma, per chi opera nel settore, entro lo scorso 31 dicembre, è diventato obbligatorio redigere un modello organizzativo. Ogni Federazione ha stilato un proprio vademecum, spesso tra loro simili ma non sempre, e ogni società ha pensato a un iter che si occupi esclusivamente di questi ambiti».
Fattori di rischio
Una bussola di pratiche insomma per sensibilizzare, prevenire e tutelare i minori da ogni rischio di abuso e maltrattamento. Lo sport si muove contro i fattori di rischio e per stare al passo ragiona sullo strumento del “safeguarding”. «D’altra parte – aggiunge il presidente – noi siamo una polisportiva e, dunque, è ancora più complicato unificare aspetti e situazioni diverse. È difficile poi far passare il messaggio ai tanti genitori che frequentano i nostri spazi».
Modello e incontro
Così se da un lato sono comparsi i cartelli che vietano agli adulti l’ingresso negli spogliatoi, spesso accompagnati dalla chiusura dei cancelli, è ovvio che debbano essere fornite spiegazioni. «È importante avere comportamenti adeguati e monitorare, per quanto possibile, che non si creino situazioni spiacevoli. Con Stefano Gini, il nostro responsabile del servizio di prevenzione e protezione, abbiamo redatto questo modello e proposto un incontro – continua – allargando la riflessione alle altre realtà sportive. Perché queste novità riguardano tutti».
Llectio magistralis
Oltre al presidente Christian Martini, al seminario del primo febbraio parteciperanno anche la presidente dell’Unione Valdera, Arianna Buti e l’assessora regionale Alessandra Nardini. Si terrà poi la lectio magistralis del magistrato Beniamino Deidda, seguito dagli interventi di sindaci e assessori allo sport dei Comuni della provincia e dei rappresentanti del Coni, come il presidente regionale Simone Cardullo e quello pisano Giacomo Gozzini.
Abitudini dei genitori
Sotto osservazione perché soggetti a modifiche l’abitudine dei genitori a entrare negli spogliatoi dove si cambiano ragazzi e ragazze minorenni oppure la modalità che a volte si verifica di far allenare contemporaneamente in palestra squadre maschili e femminili. «È ovvio che, per quanto ci riguarda, visto il numero molto alto di bimbi e ragazzi nostri tesserati, il tema ci tocca particolarmente perché la responsabilità cresce in maniera proporzionale ma, proprio per questo vogliamo esser pronti. Anzi, questi nuovi aspetti potrebbero dar vita anche a una nuova professione, dedicata a garantire sicurezza e rispetto ai minori», conclude il presidente .