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Davide, la terza vittima toscana di Calenzano: la vita a Bientina e la passione per il tennis

di Andreas Quirici

	Il luogo del disastro e Davide Baronti
Il luogo del disastro e Davide Baronti

Lascia due figli e la moglie: originario di Varese, si era trasferito da tempo in provincia di Pisa

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BIENTINA. È stato travolto dall’esplosione del deposito Eni di Calenzano, lunedì 9 dicembre, dove stava operando per caricare la benzina da trasportare nei distributori di mezza Toscana. Davide Baronti, 49 anni, autotrasportatore di Bientina, in attività con la società Mavet di Campi Bisenzio, ha perso la vita nella tragedia in provincia di Firenze.

La famiglia e le ore d’apprensione
Padre di due ragazzi di 20 e 15 anni, originario di Angera, in provincia di Varese, si era trasferito a Bientina non da tanti anni dopo aver vissuto a Cascina con la moglie, Rossana Graziano. Davide era nella lista dei dispersi nella serata del 9 dicembre. Nel corso della mattinata di martedì 10 dicembre il ritrovamento dei corpi senza vita di tutti i dispersi nell’area. E gli stessi responsabili della ditta toscana, in costante contatto con i parenti del quarantanovenne e con la Protezione civile di Calenzano, sapevano che al momento dell’esplosione purtroppo si trovava nella zona del sito industriale. 

Il lavoro e le passioni
Baronti è conosciuto a Bientina che frequentava regolarmente con la moglie. Il maggiore dei figli ha giocato anni fa nella squadra di calcio del paese. Appassionato di tennis, Baronti era solito giocare sui campi del Centro Torretta White a Calcinaia. Poi il gruppetto di amanti della racchetta con i quali Baronti giocava, si sono spostati sui terreni del circolo di Cascina. Anche suo fratello, Luca Baronti, è un autotrasportatore, anche se per un’altra azienda.

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