Notte delle streghe a Pontedera, il bilancio non mette tutti d’accordo
Bene per bar e ristoranti, ma lo shopping è stato meno vivace
PONTEDERA. Cala il sipario sulla notte di Halloween ed è tempo di bilanci per la festa più spaventosa dell’anno che ha trasformato alcune piazze del centro in una discoteca a cielo aperto. Zucche, fantasmi e vampiri. Ma anche balli sfrenati davanti alla consolle e musica di grandi dj e vocalist. La sera della festa alcuni commercianti del Piazzone hanno protestato per la chiusura della piazza, cominciata di pomeriggio. Anche questa volta non tutti i commercianti fanno la stessa valutazione dell’iniziativa su cui il Comune ha investito circa 50 mila euro.
«La maggioranza dei commercianti è molto contenta del risultato di questo evento – dice il presidente del Centro commerciale naturale We are Pontedera Alessandro Lonsi – e soprattutto del format con cui si è svolta. Partita dal pomeriggio, ha animato la città e portato in centro le famiglie che poi sono le principali acquirenti dei negozi. Anzi ce ne dovrebbe essere di più di manifestazioni organizzate in questo modo. I titolari del food poi sono super soddisfatti perché hanno avuto molti clienti». Migliaia di giovani e meno giovani in centro, tre piazze coinvolte e musica la sera. Ma, tra i consensi, ci sono anche alcuni dissapori. «C’è una minoranza – continua Lonsi – che si è un po’lamentata perché in un pomeriggio prefestivo non ha lavorato come si sarebbe invece immaginato». Per loro Halloween non ha contribuito ad aumentare l’appeal e la vivacità dello shopping. Perché se corso Matteotti si è riempito di bambini e genitori che hanno sfilato, giocato in piazza Cavour e assistito alle performance itineranti dei Krampus, diavoli con le corna da caproni, campanacci al collo e grosse pelli di animale, è il Piazzone ha non aver rispettato del tutto le aspettative. Transennato dalle 15, 30 per preparare l’area di esibizione di Samuel dei Subsonica, del dj e proprietario del Tenax Alex Neri, poi Massimo Logli, Jacopo Susini e Ruben Mandolini che si sono alternati tra house, electro, pop, rock e funk, in confronto alla centralissima piazza Curtatone e Montanara dove sul palco è salita la tribute band degli Abba, era deserto. Tanto che alcuni proprietari dei locali e dei negozi della zona hanno chiesto un confronto con l’amministrazione comunale.
Intendiamoci – dicono – il movimento e le feste a Pontedera fanno bene. L’unico aspetto che abbiamo sottolineato riguarda il dialogo. Vorremmo essere informati nei tempi adeguati». Qualcuno di loro infatti non si aspettava di veder comparire le barriere così presto e aveva pensato a proposte e offerte, anche culinarie, che hanno dovuto poi ricalibrare. «Di fatto – spiega Alessio Sbanchi, proprietario di Alma Poke – l’amministrazione comunale si è adoperata e ci è venuta incontro, permettendoci, in tarda serata, di allargare lo spazio a nostra disposizione e di distribuire drink e food. Ma soprattutto abbiamo stabilito, già da ora, che al prossimo appuntamento, molto probabilmente a Capodanno, le modalità comunicative saranno diverse. Saremo più coinvolti, in modo da remare tutti nello stesso verso».
E se da una parte è impossibile sottrarsi alla rigidità delle norme di sicurezza che hanno circoscritto l’area, dall’altra «è auspicabile – concludono – trovare soluzioni condivise che consentano a tutti di lavorare nel miglior modo possibile come poi è successo sulla sera». Così a conti fatti anche la seconda edizione di Halloween è andata in archivio dopo aver scatenato i pontederesi, accorsi a far festa e aver aperto nuove prospettive di confronto. Soddisfatto il sindaco, Matteo Franconi, che ringrazia i volontari, i dipendenti comunali, le forze dell’ordine e quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione.
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