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Terricciola, l’inferno d’acqua in una notte: l’alluvione, le frane e la famiglia salvata. «Mai vista una cosa così»


	L'esondazione del Cascina e le frane a Terricciola 
L'esondazione del Cascina e le frane a Terricciola 

Il racconto di una notte di nubifragi, allagamenti e interventi dei volontari della Protezione civile

26 ottobre 2024
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Non ho mai visto una cosa del genere in 25 anni di servizio». Laura si sistema la giacca con le strisce catarifrangenti. È una storica agente della polizia municipale di Terricciola. Le fa eco un pensionato del posto, con un piede appoggiato su quel che resta della spalletta sopra al Cascina. «Sì, il fiume è uscito altre volte creando allagamenti. Ma non lo ha mai fatto con questa forza, mai con questa potenza. Menomale che quei bambini e il loro babbo sono stati salvati tempestivamente». Fraschetta. Terricciola. Via dei Fontini. Al confine esatto con il comune di Casciana Terme Lari. Qui nelle prime ore di sabato 26 ottobre l’acqua si è presa tutto. Il Cascina si è gonfiato dopo il nubifragio lampo che si è abbattuto su Casciana Terme – il pluviometro nel paese di Sant’Ermo ha fatto registrare 51 millimetri in due ore, dalle 20,45 alle 22,45, e poi altri 30 millimetri fino alle 1,45 – e si è alzato ancora con la pioggia caduta su Terricciola: 52 millimetri in due ore, dalle 21,30 alle 23,30. Nel cuore della notte l’incubo diventa realtà. Il Cascina esonda e porta via ogni cosa che trova: una roulotte, alcuni cassonetti della spazzatura, tronchi, cartelli stradali. Una famiglia è costretta a fuggire di casa mentre l’alluvione bussa alla porta. E non finisce qui, perché la notte di maltempo sulle colline pisane lascia molti altri danni. L’inferno ai piedi del borgo di Terricciola inizia dopo cena.

Le frane

Sono le 23,30 quando squilla il telefono del Centro operativo comunale. «Venite, nella frazione de Le Case c’è una frana che invade la strada». Fuori diluvia. Arrivati sul posto i volontari si trovano di fronte qualcosa in più di uno smottamento. Qualche chilometro più avanti rispetto alla frana segnalata, lungo via della Cascina, in direzione Chianni, il fosso ha esondato e la strada è diventata un torrente. Scatta la chiusura. Lampi, tuoni, altra acqua. La notte è ancora lunga. L’emergenza è appena iniziata. Un’altra frana, questa di grandi dimensioni, blocca via dei Poggiarelli, una delle principali strade di accesso al borgo di Terricciola. Le sirene della Protezione civile arrivano anche qui: e anche questa strada viene chiusa. Scena simile anche in località La Chientina. Sul posto c’è anche la vicesindaco, Elena Baldini Orlandini, insieme ad alcuni consiglieri comunali. «Un grazie enorme ai volontari della Misericordia e della Protezione Civile. Il loro supporto è stato fondamentale. Ragazze e ragazzi con una passione e una professionalità immensi. Grazie, di cuore. Sono una risorsa infinitamente preziosa per tutti i cittadini. E un sentito grazie – dice Baldini Orlandini dopo la notte di acqua, fango e paura – anche ai dipendenti e agli operai comunali che hanno lavorato tutta la notte per risolvere le criticità e ridurre al minimo i disagi».

Versante maledetto

Tra Terricciola e Casciana Terme. Un versante che per alcune ore è diventato maledetto. Battuto da un temporale che sembrava non finire mai. Alla Muraiola – frazione di Casciana Terme Lari – una famiglia è stata tratta in salvo in mezzo all’acqua dai volontari della Protezione civile. Alcune auto sono state portate via dalla furia dell’acqua. «Stiamo monitorando ogni criticità – spiega il sindaco di Casciana Terme Lari, Paolo Mori – e siamo operativi per risolverle tutte nel minor tempo possibile».

Famiglia evacuata

Sono le 2,30 della notte di sabato 26 ottobre quando il Cascina esonda alla Fraschetta di Terricciola. Scatta l’allarme per una famiglia intrappolata in casa. Quattro persone. Un padre con i figli piccoli e un familiare che decide da subito non lasciare l’abitazione. I bimbi e il babbo vengono tratti in salvo dai volontari: passano la notte fuori da casa.

Dopo l’inferno

Arrivata l’alba, è tempo di contare i danni. Terricciola è la zona più colpita dell’alta Valdera. «Abbiamo subito risolto la frana in via dei Poggiarelli – spiega la vicesindaco a fine mattinata – e stiamo lavorando per sistemare le altre criticità. Ci sono allagamenti negli scantinati a Selvatelle, oltre ad attività commerciali pesantemente colpite nella zona de La Sterza». Per quanto riguarda il ponte sul Cascina, alla Fraschetta, è stato effettuato un sopralluogo ed è stato deciso di riaprirlo alla viabilità, dopo la messa in sicurezza del tratto. Il traffico, qui, dovrebbe riprendere a scorrere tra domani e martedì.  

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