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WikiPedro si racconta a Terricciola: gli inizi, l’esperienza in tv e il nuovo progetto – Video

di Luca Barbieri

	WikiPedro a Terricciola (foto Franco Silvi)
WikiPedro a Terricciola (foto Franco Silvi)

La star toscana dei social ospite all’interno della rassegna “Dialoghi in Borgo” organizzata da Il Tirreno in collaborazione con il Comune

22 settembre 2024
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TERRICCIOLA (PISA). I borghi – e non solo – raccontati dal fenomeno social e del web WikiPedro, al secolo Pietro Resta, trentaduenne fiorentino diventato negli ultimi anni virale con i suoi video dove racconta città, paesi, borghi e bellezze della Toscana.

E allora non poteva mancare a Terricciola – nel paese sulle colline in provincia di Pisa – all’interno della rassegna “Dialoghi in Borgo” organizzata da Il Tirreno in collaborazione con il Comune, intervistato dal vice caposervizio della redazione web de Il Tirreno Tommaso Silvi. Gli inizi, i progetti, il rapporto con i social e con il web – sua “casa” tradizionale –, l’esperienza in tv e le bellezze della Toscana: tutto questo sul palco a Terricciola. «Sto quasi finendo di girare la Toscana, infatti tra una settimana “sconfino” in Emilia-Romagna: ma questo borgo bellissimo mi mancava», dice subito WikiPedro al pubblico, dopo aver visitato il paese.

La carriera

Un fenomeno social e più generalmente del pianeta web, si diceva: brevi video dove racconta, con la parlata tipica toscana, storia, cultura e peculiarità dei territori. Lo testimoniano i numeri anche se lui prontamente precisa: «Ma i numeri non contano, non vanno guardati in questo settore, conta invece il rapporto con il pubblico, i commenti, la partecipazione. Comunque, non sono stato profeta in patria: ho iniziato con Firenze, ma il successo è arrivato dopo. Il mio pubblico tipo? Eterogeneo, ma molte persone di una certa età mi fermano per un selfie», rivela. L’emozione del primo video pubblicato – siamo nel 2017 –, le scelte e la filosofia dei suoi contenuti: «Il primo anno è stato un disastro, ma mi divertivo, poi i risultati sono arrivati. Un anno e mezzo dopo, all’incirca, stavo pensando di smettere addirittura, poi un amico mi ha convinto a non farlo…E menomale. I segreti? Costanza, qualità e il rapporto con il pubblico», replica WikiPedro che – rivela – «non ho haters, lo so che è strano per il mondo dei social…».

Gli aneddoti

Scherza, si diverte e dal palco si racconta ancora: «Facevo il calciatore professionista, ho giocato in Fiorentina e Siena nelle giovanili, poi un incidente in motorino mi ha un po’ fermato, sono ripartito dai dilettanti, ma a un certo punto ho sentito la necessità di smettere, ma resta un amore sopito quello per il calcio», aggiunge sulla sua esperienza calcistica. E ancora: «Quando ero all’inizio mi hanno chiamato da Mediaset, da Studio Aperto, per riprendere un mio video: risposi per caso. La tv? Feci un programma, era anche interessante, ma fu un flop. Forse, se fosse andato bene, chissà, magari avrei continuato, ma per ora mi piace restare nel mio», continua.

I progetti

Passato e presente. E per il futuro di WikiPedro? «Ho vari progetti, come detto, anche fuori dalla Toscana. L’estero? Ho provato qualche volta e devo dire che è andata anche abbastanza bene, ma la Toscana e l’Italia più generalmente hanno tantissimo da raccontare come luoghi, borghi e storie. Mi piacerebbe fare dei video qui, nella provincia di Pisa e fermarmi per un po’ a Pisa, ma anche in Lunigiana. Mi piacciono le zone autentiche. In ogni borgo, come questo d’altronde, c’è sempre qualcosa da visitare, da raccontare: sono rimasto molto colpito dagli ipogei (costruzioni sotterranee etrusche, ndr) qui a Terricciola. I comuni toscani facciano squadra tra loro», conclude.

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