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Il premio Nobel nel borgo toscano, il prof. Mello ha scelto Terricciola: la visita e una "storica" promessa

di Tommaso Silvi
A sinistra il prof Craig Mello nei vigneti con il sindaco Matteo Arcenni; a destra con l'amministrazione comunale
A sinistra il prof Craig Mello nei vigneti con il sindaco Matteo Arcenni; a destra con l'amministrazione comunale

Il paese della Valdera accoglie e celebra il biochimico in arrivo dagli Stati Uniti. Per lui una giornata tra le bellezze culturali, naturali e storiche del territorio

20 settembre 2024
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TERRICCIOLA. «Ma quando arriva? Sta arrivando». «Mi ha detto che è qua vicino, tra poco arriverà». Sono passate le 11 da qualche minuto e in paese c’è il fermento delle grandi occasioni.

L’attesa e l’arrivo

Il brivido dell’attesa si fa sentire. Perché per Terricciola - quello di giovedì 19 settembre - è un giorno storico. Un premio Nobel in visita nel borgo della Valdera. «Un evento unico per il nostro territorio», dice il sindaco, Matteo Arcenni, mentre indossa la fascia tricolore per accogliere il super ospite. Poi una macchina scura fa capolino su via Roma, all’altezza del municipio. E sul sedile del passeggero c’è Craig Mello. Biochimico statunitense, ricercatore della Harvard University di Boston, il professor Mello è noto per la scoperta di un fondamentale meccanismo di controllo del flusso dell'informazione genetica. Abbigliamento sportivo, sorriso gentile, i primi passi terricciolesi li muove nel parco comunale. E la sua prima impressione è tutta raccolta in due parole: «Nice place», esclama mentre indossa la giacca e si dirige verso l’ingresso del palazzo municipale. Qui ad attenderlo ci sono il sindaco, la vice Elena Baldini Orlandini e gli altri membri della giunta, tra assessori e consiglieri delegati.

L’accoglienza

Il professor Mello varca la soglia d’ingresso del comune, quindi viene accompagnato nella sala consiliare, dove il sindaco gli presenta i dipendenti. «Quanti abitanti ci sono?», chiede Mello, che si mostra incuriosito dalla storia e dai ritmi di vita del borgo. «La sua presenza – dice Arcenni rivolgendosi al prof. – per noi è motivo di orgoglio. La ringraziamo per aver scelto di visitare le nostre bellezze storiche, culturali e naturali e la aspettiamo in futuro per godersi ancora la nostra terra». E nel giorno in cui Terricciola aggiunge un tassello di lusso alla propria storia, a stringere la mano al premio Nobel ci sono anche il maresciallo Antonio Lapenna, comandante della stazione locale dei carabinieri, e il parroco, don Michele Meoli. Terminati i saluti di rito, per Craig Mello è il momento di visitare alcuni dei “gioielli” di Terricciola.

Nella città sotterranea

Il prof. si gode la passeggiata panoramica e lo scorcio da togliere il fiato, quindi la visita guidata all’interno dell’ipogeo del Belvedere, una parte della vasta città sotterranea di Terricciola scavata dagli etruschi. A raccontare la storia di questi luoghi suggestivi che custodiscono aneddoti e leggende lontani nel tempo ci pensa lo storico terricciolese Lorenzo Bacci. Craig Mello segue la spiegazione senza perdersi una sillaba, poi, uscito dall’ipogeo si rivolge al sindaco Arcenni e confessa: «Mi piacerebbe molto tornare da queste parti, magari per farmi un giro in moto, una delle mie grandi passioni. Sarebbe fantastico, qui ci sono dei paesaggi meravigliosi». Pronta la risposta di Matteo Arcenni: «Lei qua può tornare quando vuole, saremo felici di accoglierla».

Il vino

Arriva il momento del pranzo e per il premio Nobel americano la destinazione è la Tenuta Podernovo della famiglia Lunelli, dove si gode anche un passaggio nelle cantine e una camminata tra le vigne, assaggiando i chicchi d’uva mentre il direttore della struttura, Giuseppe Fazio, gli spiega le caratteristiche dei vini prodotti a Terricciola. «Siete fortunati a vivere qua – dice a fine giornata Mello – e aspettatemi, perché credo proprio che tornerò».

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