Il Tirreno

Pontedera

Rapinata donna alla guida spinta fuori e lasciata in terra

di Sabrina Chiellini
Nella foto il parcheggio agli impianti sportivi della Bellaria (Foto Silvi)
Nella foto il parcheggio agli impianti sportivi della Bellaria (Foto Silvi)

L’aggressione in un parcheggio durante il pomeriggio

24 luglio 2024
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PONTEDERA. L’hanno costretta a scendere dalla sua auto, una Fiat Punto, afferrandola per un braccio con forza, fino a scaraventarla a terra. Poi in due sono saliti sull’utilitaria della donna e sono fuggiti lasciando sotto choc la vittima, una settantenne di Pontedera, che era andata a trovare un parente nella Rsa vicina al centro sportivo della Bellaria. Proprio nel grande parcheggio vicino agli impianti sportivi, di domenica pomeriggio, intorno alle 18, quando ancora negli impianti di calcio, così come al circolo ci sono ancora molte persone. La donna ha cominciato a gridare per chiedere aiuto. Dalla Bellaria sono accorsi alcuni cittadini che hanno cercato di aiutare la signora in difficoltà. Ancora spaventata e dolorante, la donna ha raccontato i momenti precedenti alla rapina. «Quando sono salita sull’auto – ha spiegato ancora incredula per quello che le è capitato – ho visto un uomo che era seduto sotto uno degli alberi. Mai avrei immaginato che stesse aspettando che io salissi in macchina per poi aprire lo sportello e costringermi a scendere». Sono ore d’angoscia quelle che sta vivendo la donna aggredita e ferita da due malviventi. Dopo che l’hanno scaraventata a terra è rimasta ferita anche a un ginocchio. Mentre sulle braccia ha ancora in segni lasciati dalla mano dell’aggressore che, dopo avere aperto lo sportello, l’ha afferrata per un braccio con violenza. La Punto al momento non risulta sia stata ancora trovata. Sull’auto la donna aveva anche la borsa con i soldi, gli oggetti personali e le chiavi di casa. Per cui ora vive anche nell’incubo che quei due uomini possano entrare in casa sua per derubarla. In questi casi è sempre meglio, è il consiglio che danno le stesse forze dell’ordine, cambiare tutte le serrature. «Ero anche io nel parcheggio – racconta un cittadino – la donna era sconvolta, quasi non riusciva a parlare».

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato anche le prime indagini per cercare di dare un nome ai due giovani che hanno preso di mira la pensionata. È molto probabile che i due fossero nel parcheggio quando la donna è arrivata e che poi abbiano atteso il suo ritorno per rapinarla dell’auto. Un episodio grave, che si distingue da altri furti e rapine (per l’uso della violenza sulle vittime) avvenuti in città. Con un comune denominatore: ogni volta vengono colpite persone più fragili, che hanno maggiori difficoltà a difendersi. Come è successo all’83enne scippata della borsa, il pomeriggio del 4 luglio, nei pressi del Villaggio scolastico.

La donna potrebbe ricordare il suo aggressore, l’ha visto in faccia prima che si dileguasse. Così come il migrante che ha strappato la collana d’oro in via Primo Maggio a una cinquantenne è stato visto da alcuni testimoni.

L’uomo non si è allontanato subito, si è soffermato a guardare la vittima e poi si è allontanato verso la stazione ferroviaria. Mentre invece il 70enne rapinato del Rolex alla fine di giugno è stato sorpreso alle spalle da due uomini che erano parzialmente travisati. Le forze dell’ordine stanno indagando.

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