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Incendio alla Geofor, cosa è successo a Pontedera? Le due ipotesi, i danni e i rifiuti in fumo

di Andreas Quirici

	L'incendio alla Geofor di Pontedera
L'incendio alla Geofor di Pontedera

Carabinieri e vigili del fuoco indagano anche attraverso la telecamere: l’allarme partito da due addetti alla sorveglianza

22 luglio 2024
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PONTEDERA. Danni ancora da quantificare a oltre 24 ore dal rogo che ha distrutto i rifiuti di carta stoccati nell’apposito deposito all’interno dell’area della Geofor in viale America a Pontedera, nella giornata di sabato 20 luglio.

Le ipotesi

E cause ancora da accertare anche se la pista del fatto accidentale sembra la più accreditata, nonostante vigili del fuoco e carabinieri stiano indagando per appurare eventuali elementi che indichino, invece, la pista dolosa. Questo dipenderà molto dalla visione dei filmati registrati dalla videosorveglianza della società che si occupa della raccolta differenziata. Anche se tutto lascia immaginare che le alte temperature abbiano scaldato a tal punto la carta presente nel deposito da far partire il rogo che ha tenuto impegnate numerose squadre di vigili del fuoco fino alla notte tra sabato 20 e domenica 21 luglio.
Gli sforzi per evitare il disastro
Per evitare danni alle strutture vicine sono stati impiegate tre autopompe serbatoio, due autobotti, una autoscala e un serbatoio scarrabile di acqua proveniente da Prato. Ma, nonostante il dispiego di uomini e mezzi, il capannone utilizzato da Geofor per lo stoccaggio e la selezione della carta, prima dell’invio alle aziende specializzate nel riciclo, ha subito danni ingenti. In un primo momento, i vigili del fuoco hanno chiesto informazioni rispetto alla copertura della struttura.

Un “buco” da coprire 

«Volevano sapere se il tetto fosse in amianto – spiega l’amministratore unico di Geofor, Rossano Signorini – ma dopo aver analizzato la documentazione, questa eventualità è stata esclusa. Di sicuro, però, il capannone ha subito ingenti danni. Era in dismissione. Avevamo deciso, e stavamo lavorando per questo, affinché il deposito della carta venisse trasferito a Cascina. Questa operazione è in via di conclusione, ma dopo quello che è successo avremo cinque o sei mesi di buco su cui intervenire. E lunedì 22 luglio cominceremo a lavorare per trovare una soluzione. Penso che il rimedio sia quello d’inviare direttamente ai centri specializzati nel riciclo i quantitativi di carta che ritiriamo dalle nostre utenze. Ma dovremo definire tutto in tempi brevi».
L’allarme degli addetti
Nel momento in cui si sono sviluppate le fiamme, all’interno dell’area della Geofor erano presenti i due addetti alla sorveglianza. Sono stati loro a dare l’allarme appena avvistato il fumo. «Nel periodo estivo, proprio per tenere sotto controllo eventuali incendi, abbiamo istituito il servizio h24 – dice ancora Signorini – e in questa maniera l’allarme è partito praticamente subito». Oltre ai danni strutturali, nel conto dovrà essere inserito il mancato introito derivante proprio dalla cessione della carta selezionata ai centri specializzati nel riuso con cui collabora Geofor. «Anche se non erano presenti ingenti quantitativi di rifiuti», aggiunge l’amministratore unico della società di Pontedera.

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