Maltempo
Malore durante la partita di calcio: paura per una giovane guardalinee livornese
È successo al campo sportivo di Calci dov’erano presenti defibrillatore e ambulanza
FAUGLIA. Un nuovo caso di malore durante una partita di calcio. Il ricordo di quanto accaduto a Mattia Giani, il 26enne calciatore del Castelfiorentino morto in ospedale dopo una situazione simile è ancora molto vivo e continua a fare discutere. Ma nella circostanza che si è verificata al campo sportivo di Calci, dove si giocava la partita di playoff di Seconda categoria tra Acciaiolo e Cappiano, le cose per fortuna sono andate in maniera diametralmente opposta.
A sentirsi male è stata l’assistente dell’arbitro, Nicol Bellè, che ha chiesto subito aiuto. Ieri, dopo gli accertamenti all’ospedale di Cisanello a Pisa, è stata dimessa. Tutto bene, quindi, dopo i 13 minuti in cui è rimasta a bordo campo mentre il personale del 118 verificava le sue condizioni. Non c’è stato bisogno di utilizzare il defibrillatore, strumento presente all’interno dell’impianto sportivo. E la presenza dell’ambulanza ha tranquillizzato tutti fin da subito. Tra i primi a intervenire il massaggiatore dell’Acciaiolo, Giampaolo Casabona: «L’assistente è sempre rimasta cosciente ma c’era tutto il necessario per soccorrerla in caso di complicazioni».
Casabona è livornese come Bellè. Ha svolto il ruolo di massaggiatore in tante squadre di calcio labroniche prima di passare alla Pallacanestro Livorno e rimanere nella società di basket per sei anni. Poi altre esperienze a Fucecchio e da qualche anni è tornato al mondo del pallone. «Ho fatto tanti corsi di soccorso – racconta Giampaolo Casabona – e so che, in quei casi, si devono utilizzare le nozioni imparate, ma conta molto l’esperienza e la capacità di mantenere la calma. Anche se poi bisogna prendersi le proprie responsabilità e agire se qualcosa va storto. Una decina d’anni fa mi è capitato di dover rompere un dente a un ragazzo al quale la lingua sta ostruendo le vie respiratorie e aveva il paradenti. Ma questa volta è stato tutto diverso. L’assistente ha detto subito di aver già avuto malori simili. Sentiva dolore al petto ma tutto era dovuto a un intervento a cui si era sottoposta in passato».
Da qui la gestione da parte del personale sanitario del 118 che, dopo aver valutato la situazione, ha richiesto l’intervento dell’automedica, arrivata in poco tempo da Pisa. «Probabilmente è stato il caldo e lo stress a provocare il problema – riprende Casabona – e dopo i 13 minuti a terra è stata portata in infermeria nella costruzione dove si trovano anche gli spogliatoi. Noi abbiamo ripreso a seguire la partita e, alla fine, ho visto che l’hanno portata in ospedale per accertamenti».
L’assistente ieri era già a casa, insieme ai genitori che l’hanno seguita passo dopo passo in questa vicenda. Dallo spavento al sospiro di sollievo in cui la vita ti passa davanti. Situazioni che, proprio a causa degli episodi degli ultimi tempi sui campi di calcio, non vanno mai sottovalutate e, soprattutto, devono essere affrontare con gli strumenti giusti. Defibrillatore funzionante, qualcuno che lo sappia utilizzare e la presenza di un’ambulanza con personale pronto a intervenire. E questa volta, tutto si è risolto per il meglio.