Il Tirreno

Pontedera

La ricostruzione

Travolto e ucciso in bici dal camion in fuga: chi era Carlo Carrai, pisano morto in Calabria

di Sabrina Chiellini
Carlo Carrei e ciò che resta della sua bici dopo l'incidente mortale
Carlo Carrei e ciò che resta della sua bici dopo l'incidente mortale

Aveva 65 anni e abitava a San Miniato Basso. L’autista del mezzo della nettezza urbana si è presentato dai carabinieri alcune ore dopo

24 aprile 2024
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SAN MINIATO. La bicicletta era la sua grande passione. E in sella alla fiammante bici da corsa in fibra di carbonio è morto Carlo Carrai, 65 anni compiuti lo scorso marzo, residente a San Miniato Basso anche se da qualche tempo domiciliato a Catanzaro. Il pensionato è stato travolto e ucciso da un mezzo della nettezza urbana mentre percorreva sulla strada statale 106, nel territorio di Soverato, nel Catanzarese, mercoledì 24 aprile. Il conducente inizialmente non si è fermato facendo perdere le proprie tracce.
La caccia al pirata della strada
È però stato individuato (è un 45enne della zona) alcune ore dopo quando, insieme al suo avvocato, si è presentato alla più vicina caserma dei carabinieri dove è stato trattenuto in stato di fermo anche se fino alla sera di mercoledì 24 aprile la sua posizione era al vaglio della procura della Repubblica. Verrà indagato per omicidio stradale e per omissione si soccorso. Quando si è presentato nella caserma dei carabinieri di Soverato ha raccontato di aver sentito un rumore anomalo, ma di non essersi accorto in un primo momento dell’accaduto. Soltanto quando ha appreso la notizia dell’incidente mortale avvenuto nella galleria si sarebbe reso conto di poter essere il responsabile. Così ha deciso di andare in caserma, stando a quanto è stato spiegato dagli stessi inquirenti. I militari nel frattempo visionando le telecamere di videosorveglianza erano riusciti a risalire al mezzo che aveva causato l’incidente identificando chi vi potesse essere a bordo, visto che si trattava di un camion della raccolta dei rifiuti.
L'incidente
L’incidente è avvenuto all’interno di una galleria che specialmente in alcuni tratti non è molto illuminata. Può essere che il conducente del furgone non abbia visto il ciclista e dopo si sia spaventato quando ha capito di averlo investito. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio ma per il pensionato non c’è stato niente da fare. La bicicletta del 65enne dopo l’investimento è completamente “accartocciata”, ipotesi sulla dinamica al momento non ne sono state fatte. Forse il racconto dell’autista potrà chiarire come l’uomo è stato investito e quindi aggiungere tasselli importanti per la ricostruzione di cosa è avvenuto sotto il tunnel della tragedia.
Chi era Carlo
I carabinieri della compagnia di Soverato si sono occupati dei non solo dei rilievi ma anche delle prime ricerche del furgone che alcuni testimoni avrebbero visto allontanarsi dopo l’incidente. Non è stato semplice dare un nome al ciclista in quanto non aveva documenti personali con sé. L’uomo era divorziato e da qualche anno faceva la spola tra la Toscana e Catanzaro dove aveva alcuni interessi. Ieri mattina era uscito per fare un giro in bicicletta, raggiungendo una zona panoramica. Quando gli amici non lo hanno visto tornare a casa per l’ora di pranzo si sono preoccupati e hanno saputo dell’incidente mortale. A San Miniato, dove l’uomo ha figli e fratelli, la notizia è arrivata nel primo pomeriggio anche se in maniera abbastanza frammentaria. Sono stati i carabinieri a dare le prime tragiche informazioni sull’incidente stradale ai familiari. La salma resta a disposizione della Procura di Catanzaro e al momento non è ancora stato organizzato il funerale.

 

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