La tragedia
Pontedera, l'Asl gli contesta due ticket non pagati: «Sono già saldati, ecco le ricevute che lo provano»
Durando Turini, 85 anni. si è visto recapitare due lettere di mancati pagamenti per altrettanti controlli sostenuti nel 2020 e nel 2023: «Non ci sono solo furbetti, io sono l'esempio»
Pontedera C’è chi è in malafede e trova scorciatoie per beneficiare di un’esenzione che non gli spetta e chi invece non paga i ticket sanitari ma non per cattive intenzioni. E poi c’è chi paga ma riceve comunque un avviso per saldare la visita che risulta invece insoluta. È il caso di Durando Turini, 85enne di Pontedera, che denuncia una situazione paradossale.
«Non si può parlare solo di furbetti del ticket – dice il pensionato – perché non è corretto scaricare la responsabilità esclusivamente sui cittadini. Dai controlli incrociati di ministero del Lavoro, Agenzia delle Entrate e Inps, messi a disposizione di Asl e ministero delle Finanze si scoprono tante persone che dichiarano redditi diversi da quello reale ma succede anche il contrario. Capita, e io ne sono un esempio, che un utente non trovi nessun escamotage per evadere ma anzi rispetti le regole e il sistema cada in errore». Turini si è visto recapitare due lettere di mancati pagamenti per due controlli sostenuti nel 2020 e nel 2023 ma di entrambi ha ritrovato le rispettive ricevute che certificano la correttezza delle procedure.
«Sono affetto da diabete – spiega il pontederese – e ogni anno per ottenere il rinnovo della patente devo richiedere la visita specialistica alla quale devo presentarmi con le analisi del sangue, l’elettrocardiogramma e il controllo oculistico. Vado al Cup (centro unico prenotazioni) in grande anticipo, per arrivare a giugno con tutta la documentazione necessaria. Qualche giorno fa però mi è stato contestato di non aver pagato la visita del 2020. Se queste sono le tempistiche mi aspetto di ricevere anche gli avvisi per quelle del 2021, 2022 e 2023, visto che mi sono sempre comportato nello stesso modo. Ma poi, come avrei potuto non pagare, dal momento che per ritirare qualsiasi risultato e per farmi visitare devo prima presentare un riscontro?». Più ci riflette più Turini nota contraddizioni e aspetti discordanti.
«E non finisce qui. È arrivato anche un avviso che mi sollecita a mettermi in pari su una visita neurologica che invece ha pagato mio figlio con carta di credito. Insomma – aggiunge – si mettono in crisi onesti cittadini quando magari alla base possono esserci disfunzioni amministrative». Ricevute alla mano, Turini può dimostrare di essere nel giusto. Ma c’è di più. «Perché il vero problema sta nello spiegare alla Asl di aver pagato. Nella lettera si dice – conclude – che non si accettano prenotazioni per colloqui e si può telefonare solo il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12. Per me che ho 85 anni diventa un dramma capire quali siano le mosse da fare per chiarire che sono in regola». l