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Volterra, arriva in Harley e suona il rock al compleanno dell’Auxilium Vitae: i motivi di un gesto speciale

di Paola Silvi
Volterra, arriva in Harley e suona il rock al compleanno dell’Auxilium Vitae: i motivi di un gesto speciale

L’omaggio di Gabriele, 31 anni di Piombino, al centro che l’ha rimesso in piedi dopo un terribile incidente: il suo racconto

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VOLTERRA. Doppia festa all’Auxilium Vitae di Volterra, per celebrare i suoi 25 anni di attività e per accogliere il ritorno di un “amico” speciale della struttura che ieri ha voluto essere presente con il suo gruppo di harleysti e con la sua band. Tutti insieme per celebrare il miracolo della vita e l’impegno, la competenza e la tenacia che servono a ritrovarla.

Perché Gabriele Rubino, oggi 31enne felice, nato a Piombino, in arte “Skasso”, all’Auxilium Vitae ci ha passato quasi cinque mesi nel 2019, quando arrivò dopo un gravissimo incidente stradale accaduto in sella alla sua moto. Con poche possibilità di riprendere una quotidianità piena e soddisfacente, ritmata dalla sua musica rock e scandita dai giri e dai viaggi sulla sua Harley Davidson insieme ai compagni di sempre, quasi dei fratelli. E invece ricoverato nel reparto gravi cerebrolesioni acquisite si riprende e grazie all’appoggio e al sostegno di questa grande famiglia allargata, formata dai suoi genitori, Rosalia e Luca che mai l’hanno lasciato solo, dal personale dell’Auxilium e dai “I Germi Tuscany” uniti dalla passione per le due ruote, saluta il centro volterrano camminando sulle proprie gambe.

Ecco perché ieri proprio non poteva mancare all’anniversario del centro riabilitativo. «Queste sono esperienze che non ti dimentichi e – dice Gabriele – quando trovi qualcuno che ti rimette in piedi mentre tutti gli altri non ci avrebbero scommesso un euro, si creano legami indissolubili. Qui per me lavorano dei supereroi e questa giornata vale tantissimo e merita di essere omaggiata». Skasso è di nuovo a Volterra ma stavolta non come paziente. Il rombo della sua moto lo procede ed è quasi irriconoscibile rispetto a quattro anni fa. Capelli ricci, barba folta e occhiali scuri. È l’animatore di una spumeggiante e grintosa domenica dove si ripercorre un quarto di secolo dell’Auxilium Vitae.

È tempo di abbracci e canzoni, quelle che Gabriele suona con il basso e canta con la sua “Germi Blue Band” e quelle che il personale, i familiari degli ospiti e qualche paziente che ce la fa a partecipare, ascoltano con gioia e speranza. La stessa che non ha mai vacillato nei medici, negli infermieri e negli operatori che lo curavano e che ha portato a una ripresa prodigiosa.

«Prima di arrivare a Volterra – ripercorre il filo della memoria Gabriele – sono stato ricoverato a Livorno. Quando mi sono risvegliato dal trauma avevo la parte destra completamente ferma, paralizzata e l’occhio chiuso». Poi la riabilitazione, i progressi e la straordinaria normalità. È successo a Gabriele ma qualche mese fa anche a Massimo Mazzoni, sessantaquattrenne affetto da un’encefalite virale, arrivato inabile e uscito guarito. E la giornata scorre veloce, tra il pranzo, i sorrisi e l’atmosfera allegra di un’organizzazione attenta pensata nei minimi particolari da Manola Moretti, storica animatrice nei reparti Auxilium che, grazie al suo lavoro e alle relazioni che riesce a stabilire con i pazienti, consolida dei rapporti duraturi che si rinnovano proprio in queste occasioni.

«E sono eventi come questi – aggiunge la fisiatra Benedetta Calandriello – il riconoscimento del nostro modo di operare. Quando raggiungiamo dei risultati e gli ex pazienti mantengono con noi, anche a distanza, un’amicizia tale che li porta a raccontare i lori traguardi, siamo davvero orgogliosi. Le settimane, i mesi passati insieme durante il ricovero creano vicinanze non solo professionali, che resistono negli anni». E anche questa è la forza dell’Auxilium Vitae, una struttura che nell’area neurologica guidata dalla dottoressa Loredana Voci, può accogliere e aiutare più di 50 persone. Un luogo dove si lotta per riprendersi quella vita che sembra essersi spezzata per sempre, dove si condividono momenti dolorosi, spesso faticosi ma anche emozioni che toccano il cuore e fanno nascere scintille di fiducia. Ecco che Gabriele torna e fa festa per i 25 anni dell’Auxilium Vitae.

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