Louis Vuitton entra nella conceria Masoni di Santa Croce
Acquisita la quota di minoranza. Per il gruppo di Arnault è il primo investimento nel settore conciario italiano. In vista anche assunzioni
SANTA CROCE. Dopo Gucci, che anni fa aveva comprato la conceria Caravel di Santa Croce e fondato la Blutonic a Ponte a Egola, e Chanel, che a luglio ha comprato la Samanta sempre di Ponte a Egola, è il turno di un altro colosso del lusso legato alla moda a entrare direttamente in un’azienda conciaria del comprensorio del cuoio tosano. Il gruppo Lvmh, proprietario del marchio Louis Vuitton, continua a investire in Italia e annuncia l’acquisto di una quota di minoranza del pacchetto azionario della conceria Masoni di Santa Croce.. È la prima volta che il gruppo di proprietà di Bernard Arnault sbarca nel settore conciario italiano.
L’operazione è stata portata avanti dalla società Lvmh Me’tiers d’Art. «Con questa operazione Lvmh Me’tiers d’Art che «si impegna a supportare e a garantire investimenti a lungo termine alla conceria Masoni con l’intento di consolidare la creatività e l’innovazione artigiana, la forza imprenditoriale e lo sviluppo a livello internazionale», si legge in un comunicato congiunto diffuso dall’azienda toscana e dal gruppo francese.
L’accordo, oltre agli investimenti sul territorio, prevede il mantenimento degli attuali livelli occupazionali - 60 i dipendenti - e anche la possibilità di un ulteriore ampliamento della forza lavoro.
Fabrizio Masoni è salito alla ribalta delle cronache locali per aver aperto un planetario nella sua azienda, fondata nel 2001 e che oggi conta una superficie complessiva di 10.500 metri quadrati, realizzando una produzione di 600.000 metri quadri di pelle conciata. Ma è stato anche l’imprenditore che ha voluto e finanziato un’installazione in piazza del Beini a Santa Croce.
«Con questa operazione Fabrizio Masoni – si spiega ancora – vuole dare vita ad una partnership costruttiva con un socio a cui è legato da grande stima reciproca da tempo e si impegna a continuare a gestire l’azienda con la nuova carica di presidente del consiglio d’amministrazione ed amministratore delegato».
In questo ruolo sarà supportato dal nuovo consiglio composto da Marco Pessi, Federica Martini e due rappresentanti di Lvmh Me’tiers d’Art. «Il gruppo francese, che ad oggi comprende 75 maison, non è nuovo a queste operazioni: è da sempre impegnato – dicono ancora dal colosso del lusso – ad attuare con i fornitori una strategia di sviluppo sostenibile globale, grazie proprio al progetto Lvmh Me’tiers d’Art. In passato si è associato ai fratelli Koh per sviluppare la conceria Heng Long a Singapore, nel 2012 ha acquisito le concerie francesi Roux, e nel 2015 ha acquisito una partecipazione nella conceria spagnola Riba-Guixà».
Nel comprensorio del cuoio toscano sono in atto anche ingressi di concerie venete a dimostrazione della forza del sistema conciario creato nelle vicinanze dell’Arno. —