Il Tirreno

Pontedera

E' morto il professor Alberto Pacchiani

E' morto il professor Alberto Pacchiani

Era un personaggio per Pontedera, era stato responsabile della psichiatria a Volterra. L'ultimo saluto in forma civile

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PONTEDERA. D’estate come d’inverno girava sempre col cappotto, la sciarpa e il cappello di lana mentre andava in tutta fretta da Volterra all’ospedale psichiatrico. Lo vedevi camminare con passo svelto anche per le strade di Pontedera, molti si saranno chiesti, incontrandolo, chi fosse quell’uomo tutto coperto dalla testa ai piedi. Aveva il terrore delle malattie e anche per questo motivo si copriva, incurante del caldo. Un personaggio per Pontedera e Volterra. . È morto a 83 anni il professor Alberto Pacchiani. È stato un grande primario di psichiatria, aveva diretto il centro di igiene mentale a Volterra per l’Asl 5 e al tempo stesso era riuscito a girare il mondo. Era infatti un grande appassionato di viaggi, un uomo curioso di conoscere cose nuove. Da qualche tempo viveva nella struttura assistita di Villa Leoncini e negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate. Ma fino a quando ha conservato un po’ della sua lucidità, non ha mai smesso di fare domande. Anche di recente è capitato, raccontano gli amici, che avesse chiesto a un’infermiera se conosceva il principio attivo delle pasticche che gli stava somministrando.

Sicuramente era una persona eccentrica, ma i suoi pazienti lo hanno sempre considerato con grande rispetto. Per lunghi anni il professor Pacchiani è stato responsabile della psichiatria a Volterra lavorando all’interno del manicomio, su cui aveva anche scritto interessanti storie di vita e di dolore. Per chi non sapeva chi fosse, il professor Pacchiani appariva come una persona strana. E lui con grande autoironia, si raccontava in poesia e in vignette definendosi “Il medico matto” e spiegando di soffrire tremendamente il freddo, anche se con molta probabilità era persona affetta da fotosensibilità.

Nel 2014 era stato candidato dal Prc per il consiglio comunale. In tanti lo ricordano con affetto e lo stesso partito si unisce al dolore dei familiari.

Nel pomeriggio del 22 ottobre l’ultimo saluto in forma civile, quando la salma del professor Pacchiani sarà accompagnata da Villa Leoncini al cimitero. Scriveva anche poesie il professor Pacchiani. Una tra tante, “Il medico matto”, tratta dal libro “Roba da matti”, parla della sua condizione immaginando che un giorno gli avrebbero dedicato anche un monumento. Grazie anche ai suoi racconti, alcuni studenti delle scuole della provincia, hanno scoperto una pagina triste della storia italiana “quella dei manicomi”, incontrando la sofferenza di chi veniva ricoverato nel manicomio di Volterra e dei suoi padiglioni.

«Membro attivo della sinistra comunista da sempre, e personaggio singolare ed eccentrico, ha contribuito a lungo alla vita politica della locale sezione e della nostra comunità, grazie anche ai numerosi viaggi intorno a tutto il mondo che lo hanno arricchito di esperienze e umanità. Negli ultimi due anni la malattia lo aveva costretto al ricovero nella casa di salute Leoncini dove è morto», scrive il circolo K. Marx di Rifondazione Comunista di Pontedera che manifesta alla cittadinanza il proprio cordoglio per la scomparsa. «A lui vanno il ricordo affettuoso e la stima duratura di tutti i compagni». –

Sabrina Chiellini

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