Pistoia fa l’impresa a Venezia e resta aggrappata alla Serie A1
Biancorossi sempre avanti sulla Reyer e stoici nel forcing finale dei locali: i prossimi match decisivi
VENEZIA. Se dobbiamo retrocedere, almeno lo faremo a modo nostro. Ad esempio, andando a vincere al Taliercio: Pistoia sa rendere possibili anche le missioni più impossibili, e quella mandata a referto in casa della Reyer è una vittoria che profuma veramente di impresa. E poco importa se non servirà a un accidente: si può retrocedere in tanti modi, e l’Estra ha scelto quello a lei più congeniale: sputando sangue e sudore fino all’ultimo centesimo sul cronometro. Che poi, se domenica dovesse scapparci un’altra W contro Cremona, occhio perché l’ultima di regular season conterebbe, eccome: Pistoia potrebbe scrivere la propria epica biblica alla stessa maniera.
Venezia pensava di poterla fare franca in fretta, mettendo altri due punti nella costruzione della sua rincorsa play-off. S’è ritrovata invece sbattuta a terra da una delle versioni più belle, accattivanti e orgogliose di casa Estra da almeno un mese a questa parte. Perché il ruolo di agnello sacrificale è desueto, essendo trascorsa una settimana dalla Santa Pasqua: Forrest è il primo a spiegarlo a quelli di casa Umana, che beccano un parziale di 9-0 che fa capire come tira l’aria. La Reyer il canestro lo vede male, poi risale fino a -2 e deve accontentarsi di restare a -4 alla prima sirena. Ma quando Forrest si rimette in moto con l’ennesima tripla di serata (4/10 per la guardia di Lauderhill) e Della Rosa lo segue a ruota, mettendo altri mattoncini pesanti, il vantaggio si dilata nuovamente in doppia cifra. Solo Tyler Ennis riesce a rispondere pan per focaccia alle accelerate dei biancorossi: sebbene il meglio lo lascerà per il quarto periodo, dove segnerà 14 dei suoi 29 punti di serata, se Venezia resta in partita è molto merito suo, anche se il -13 all’intervallo lungo fa sbalordire e non poco il pubblico del Taliercio.
La narrativa recente direbbe che l’inerzia nella ripresa cambierà padrone, e invece non cambia proprio niente, anzi il divario si allarga a macchia d’olio: tocca persino i 19 punti sul 61-42 dopo che Forrest, Saccaggi e Cooke rispondono colpo su colpo ai tentativi dei veneziani di rimettersi in corsa. L’altro uomo in missione risponde al nome di Kadeem Allen, le cui penetrazioni trovano falle in continuazione nel cuore della difesa di casa. E pure 5 punti in fila di Benetti, preziosi oltre ogni ragionevole pensiero. Pistoia alla mezzora è avanti di 15, eppure l’ondata orogranata deve ancora arrivare, come dimostrano le 5 triple a segno sulle prime 5 tentate nel quarto periodo. L’Estra resta avanti grazie a piccoli ricami, ma fondamentali: un rimbalzo offensivo e canestro di Valerio-Bodon, la solita tripla di Allen, anche un fallo di Della Rosa che “cancella” un canestro già confezionato di Parks. La fatica si fa sentire, ma l’Umana a sua volta sbaglia qualche giro in attacco e la cosa aiuta. Allen firma 4 punti per entrare nell’ultimo minuto con due possessi pieni di vantaggio, ma a 30 secondi dalla fine Whatle trova la tripla del -3 e la partita s’incendia definitivamente. Benetti rischia l’antisportivo ma viene “graziato” dagli arbitri e da Parks, che fa 0/2 con 15 secondi da giocare. Forrest allunga nuovamente a +5, ma la solita tripla insensata di Ennis allunga la suspense con 3 secondi sul cronometro. Va di nuovo in lunetta Forrest: dentro il primo, fuori il secondo, ma l’ultima preghiera di Parks finisce nel parcheggio. L’unica cosa che non finisce (almeno adesso) è la stagione di Pistoia.