Il Tirreno

Pistoia

È addio tra la società arancione e il direttore sportivo Rosati

di Stefano Baccelli
È addio tra la società arancione e il direttore sportivo Rosati

Terremoto alla Pistoiese, vicinissimo il ritorno dell’ex capitano Caponi

3 MINUTI DI LETTURA





PISTOIA. Terremoto in terra arancione. Non sono serviti “fuori onda” per decretare la separazione tra Maurizio De Simone e Gianni Rosati. La scossa tellurica fa tremare il palazzo e scatena lo sciame sismico. «Già da domenica avevo deciso di restare a casa – dice Rosati – Quel comunicato non lo doveva fare». Il riferimento è al laconico comunicato che rendeva di dominio pubblico il suo licenziamento: «Dopo un lungo e attento confronto tra le parti, la società Us Pistoiese 1921 ha deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con il direttore sportivo Gianni Rosati».

Secondo il diesse anche l’uscita di scena dell’ex ad Alessandro Gammieri rientra nel “disegno”. «D’ora in poi – fa sapere Rosati – finalmente deciderà tutto lui. Del resto – rivela – lo ha già fatto prendendo Trotta e Caponi».

Abbiamo contattato l’avvocato campano Gammieri, ormai definitivamente accantonato, il quale dichiara: «L’esperienza di Pistoia mi è rimasta nel cuore ma erano venute meno le condizioni per operare sia nella Holding e che nella la nuova proprietà. Il mio riferimento era quella vecchia».

Una vera rivoluzione quella attuata in questi mesi in casa orange il cui elemento di continuità, pur con alcuni “incidenti” resta solo il patron De Simone. Dalle nostre ricostruzioni emerge che la Pistoiese abbia voluto dare una sterzata alla stagione provando ad intervenire con maggiore tempestività e rispetto all’anno scorso.

Intanto il campionato incombe. Domani l’Olandesina giocherà sul terreno dell’Imolese e dovrà provare a vincere sperando che l’Aglianese faccia lo sgambetto alla lepre Ravenna. In panchina siederà per la seconda volta il neo tecnico Manoni che si è visto privare del suo mentore Rosati. In ogni caso se sono vere le indiscrezioni non avrà l’ansia di doversi confrontare con un nuovo diesse. Potrebbe confrontarsi solo con la proprietà. Tra l’altro l’ex Samb non dispone di un proprio staff. Deve scegliere e operare con quello messogli a disposizione dalla società.

Convitato di pietra del precipitare della vicenda è Andrea Caponi. In società si nega che l’allontanamento di Rosati sia dovuto a lui. Essendo un idolo della tifoseria il ritorno del centrocampista, orma sicuro al 100% sarà accolto da grandi ovazioni. Manoni dovrà decidere se inserirlo accanto a Tanasa oppure mandare il romeno a scaldare la panchina. Caponi e Tanasa possono coesistere rinunciando a un altro over finora titolarissimo e inserire al suo posto una quota del 2004. Ambienti societari assicurano che sia in atto una corsa contro il tempo per tesserare Caponi. Non sarà disponibile a Imola, ma debutterà domenica contro il Certaldo al Melani. Non è difficile prevedere grandi coreografie per accoglierlo, visto quello che si legge sui “muri” dei tifosi.

Ambienti arancioni confermano che la proprietà da qui a fine campionato agirà su ogni aspetto e non sarà assunto un nuovo diesse. Non saranno presi in considerazione nemmeno figure tecniche già presenti nell’organigramma come il diggì Auriemma, che orgogliosamente rivendica di essere un diesse e Davide Carfora, già braccio destro di Rosati, che sarà dirottato al settore giovanile. Ambienti arancioni definiscono la Pistoiese «un diamante molto prezioso da sgrezzare per dare alla città le soddisfazioni che merita».


© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Il ricordo

Gli inizi nello Sporting club, i tortelli in via Cellini e l’ultima frase su piazza Bovio: Aldo Agroppi e la sua Piombino

di Luca Centini