Economia
Vannucci, 30 anni di Pistoiese. Un logo celebrativo sulle maglie
Parla lo storico main sponsor della squadra di calcio, che ora milita in D. «Ho sempre garantito il mio apporto, ho grande passione verso questi colori»
PISTOIA. È per distacco un primato per lo meno a livello europeo. Vannucci Piante da trent’anni è il main sponsor della Pistoiese. Quest'anno cade l'anniversario. Per festeggiare l’azienda di Piuvica ha in animo iniziative molto importanti. Ad esempio una amichevole di lusso allo stadio Melani tra Pistoiese e Fiorentina. La trattativa è a buon punto: «Ho avuto contatti – rivela Vannino Vannucci – con Joe Barone. La nostra azienda – ricorda – è fornitrice ufficiale del Viola Park. Siamo stati introdotti da Galardini Sport, azienda pistoiese che già si occupa del manto erboso del Franchi».
Tornando al trentesimo va aggiunto che sarà indelebile anche sulle divise della squadra. «Entro fine mese – fa saper il main sponsor – organizzeremo la presentazione al Pistoia Nursery Campus delle maglie con il logo celebrativo». C’è da immaginare che pure il club penserà a qualcosa da regalare allo sponsor per antonomasia, magari il ritorno nei professionisti.
La memoria di Vannucci va ad agosto 1994: «Dopo la firma fui condotto negli spogliatoi. Incontrai persone che mi hanno trafitto il cuore: mister Roberto Clagluna per esempio. Poi i giocatori: Bellini, Nardi, Gutili e gli altri. Toccai vette inarrivabili di emozione. Ragazzi straordinari e uomini veri. Quelle sensazioni restano dentro di me in modo indelebile. Vincemmo il campionato nello spareggio a Bologna».
Poi trent’anni sull’ottovolante. «Ho avuto delusioni e altri momenti felici». Il ricordo più doloroso? «La retrocessione nel 2009 a Foligno. Poi la ripartenza dall’Eccellenza. Avevo sperato che potessimo farcela a salvarci. Anche da lì si capisce quanto sia attaccato a questi colori».
Vannucci lancia un messaggio a città e i tifosi: «Ho sempre contribuito senza lasciarmi coinvolgere negli assetti societari. Di questo sono stato anche rimproverato. Il mio intervento c’è sempre a prescindere da qualsiasi considerazione. Pure in questi ultimi due anni difficili e nonostante la categoria non mi sono tirato indietro. Il contributo della mia azienda è sproporzionato rispetto alla serie D però ci tengo a garantirlo. Sono sempre mosso da grande passione».
In città gira la leggenda che sia stato suo padre Moreno a chiedergli di non entrare in società: «Smentisco categoricamente. Mio padre è stato un genio nel vivaismo ma (giuro) non ha mai messo bocca su questa cosa. A lui il calcio non interessava. Ha visto giocare gli arancioni una sola volta. Esattamente nel 1982. Si giovava Pistoiese - Lazio 0-1, goal di Vella. Ricordo tutto! Non è più tornato». Però: «Aveva capito che non era negativo per l’azienda sponsorizzare la Pistoiese. E personalmente aggiungo che una ditta come la nostra che dà lavoro a quasi mille persone e ha avuto tanto da Pistoia, dai pistoiesi e dal vivaismo debba in qualche maniera restituire».
Da cosa nasce questa sponsorizzazione record? La scintilla scattò in una cena a Casalguidi: «La Pistoiese era reduce da una sponsorizzazione di un pool di vivaisti. Roberto Maltinti capiva che non sarebbe stata rinnovata. Eravamo a casa sua in poche persone e regnava sfiducia. Roberto mi prese da una parte: «Ti posso venire a trovare domattina?, mi disse. Gli risposi di sì. Il giorno dopo era in azienda con Andrea Bonechi. Tutto cominciò così e sono ancora qui».