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Pistoia, notificare le multe costa sempre di più: cos’è l’effetto autovelox e quanto incide

di Lorenzo Carducci
In alto il contestato autovelox di Pontenuovo e l’assemblea organizzata dall’Auser sulla questione multe poche  settimane fa
In alto il contestato autovelox di Pontenuovo e l’assemblea organizzata dall’Auser sulla questione multe poche settimane fa

Il Comune verso la variazione di bilancio: oltre 34mila sanzioni nei primi 5 mesi del 2024 a Pontenuovo per il superamento dei 40 chilometri orari

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PISTOIA. Difficilmente può essere una coincidenza. Nel periodo in cui è scoppiato il caso dell’autovelox di via Bartolomeo Sestini a Pontenuovo – più di 34mila sanzioni rilevate per il superamento del limite di 40 chilometri orari nei primi cinque mesi dell’anno – l’amministrazione comunale prevede un aumento di spesa di 200mila euro nel 2024 per il servizio di elaborazione dei verbali in appalto esterno.

Una voce di maggiore spesa che rientra nelle due ultime variazioni del bilancio di previsione armonizzato 2024-26 di cui ieri ha cominciato a discutere la commissione consiliare uno e che poi arriveranno in consiglio comunale. La motivazione dell’iniezione di risorse utile a processare le contravvenzioni del Codice della strada, seppur tecnica e stringata, si legge negli schemi predisposti dallo stesso Comune: «maggiore necessità su appalto esterno per incremento verbali emessi».

Parlando di aumento delle multe, è automatico il riferimento all’autovelox di Pontenuovo. Un caso ancora del tutto aperto, con centinaia di ricorsi e richieste di rimborso in arrivo. L’elemento che ha scatenato definitivamente la rabbia dei “multati” è stato il mancato reperimento da parte del Comune (su richiesta di un cittadino) dell’ordinanza di istituzione del limite di velocità di 40 chilometri orari, su cui è tarato l’autovelox. Ordinanza senza la quale, come emerso nella partecipata assemblea del 25 settembre a Montale, le sanzioni risulterebbero illegittime almeno fino a settembre, quando il limite è stato coperto da un nuovo atto autorizzato dalla Provincia. L’amministrazione comunale pistoiese, che su impulso della prefettura per esigenze di sicurezza installò nel 2021 le postazioni autovelox sulla strada via Sestini-provinciale Montalese, ha evidenziato che i cartelli di divieto di superamento di 40 chilometri orari a Pontenuovo ci sono almeno dal 2011 e di aver quindi dato per scontato che l’ordinanza fosse stata emessa allora.

Della questione è stata invitata a interessarsi anche la Provincia - che col Comune divide i proventi delle sanzioni - e con l’obiettivo di fare mente locale sull’ordinanza fantasma doveva essere in programma un incontro tra i due enti, che però ancora non si sono riuniti. Nel frattempo Confconsumatori, che per decine di persone "colpite" dall’autovelox sta portando avanti ricorsi e richieste di annullamento delle sanzioni in autotutela con annesso rimborso, ha depositato un esposto in procura a Pistoia, dichiarandosi dubbiosa sull’esistenza dell’ordinanza tuttora mancante.

«Vogliamo che si indaghi su tutte le procedure e i motivi che hanno portato al posizionamento dell’autovelox e del limite di velocita a 40 chilometri orari – aveva affermato il vicepresidente regionale di Confconsumatori Marco Migliorati - in modo che, se sono stati commessi degli illeciti, vengano alla luce e si risarciscano i cittadini». Il tema è al centro di un’interpellanza del gruppo consiliare pistoiese del Partito democratico, mentre aumentano le firme (più di 1600) alla petizione per uniformare i limiti di velocità sulla Montalese, ad oggi frammentati.

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