Pistoia, morto a 22 anni in moto sulla Porrettana: chi è la vittima
Il ragazzo è finito in un groviglio di rovi a testa in giù, era ancora cosciente quando lo hanno soccorso
PISTOIA.Quando i soccorritori sono arrivati, il giovane era ancora cosciente. Anche se, imprigionato tra i rovi, nella scarpata, dopo essere stato sbalzato dalla sella della sua moto, rispondeva a fatica alle loro domande. Poi, piano piano, è scivolato nell’incoscienza. E il suo cuore si è fermato. Inutili tutti i tentativi fatti per cercare di rianimarlo, sul posto e anche durante la corsa in ambulanza verso l’ospedale. E poi anche al pronto soccorso. Anche quando era chiaro che ormai non c’era più alcuna speranza. Ennesima vittima di uno dei tanti tragici incidenti mortali di cui è teatro da troppi anni la Statale Porrettana, Francesco Abenante, ventiduenne pistoiese, è stato dichiarato morto poco prima delle 19,30 di ieri.
L’incidente
L’incidente è avvenuto attorno alle quattro e un quarto di ieri pomeriggio . Proveniente dalla città, Francesco Abenante, che abitava nella zona di via Dalmazia, a Pistoia, stava percorrendo la Porrettana con la sua Yamaha di grossa cilindrata, con cui, insieme agli amici biker, era stato in vacanza ad agosto in Trentino. È stato all’incirca un chilometro dopo il 44° Parallelo che nell’affrontare una curva a sinistra ha perso il controllo. È andato a sbattere contro il guardrail che delimita la carreggiata e poi è volato nella scarpata, catapultato a testa in giù in un groviglio di rovi.
L’allarme degli automobilisti
Sono stati alcuni automobilisti di passaggio, che hanno assistito all’incidente, a dare l’allarme. La centrale del 118 ha inviato sul posto l’automedica e un’ambulanza della Croce verde di Pistoia. E anche i vigili del fuoco, per aiutare nel recupero del giovane. Che, inizialmente, sembrava non aver subito gravissime conseguenze, in quanto riusciva a scambiare qualche parola con le persone lì presenti. E anche con i soccorritori quando sono riusciti a raggiungerlo facendosi largo tra la vegetazione.
Poi, il rapido tracollo, certamente a causa di qualche lesione interna. Il ragazzo ha perso conoscenza e , subito dopo, è andato in arresto cardiaco. A quel punto, mentre la centrale 118 faceva alzare in volo l’elicottero Pegaso, sono iniziate le operazioni per la rianimazione. Che una volta immobilizzato sulla tavola spinale, sono proseguite con il massaggiatore cardiaco automatico Lucas. Prima sul posto, nella speranza che le condizioni si potessero stabilizzare abbastanza da consentire il trasporto in ospedale, poi in ambulanza. Inutilmente.
La vittima
Appassionato di due ruote - “il mio amore più grande”, diceva – Abenante aveva una Yamaha con la quale faceva lunghi viaggi e che inforcava non appena poteva: che si trattasse di una gita dietro l’angolo o di destinazioni più impegnative. Chissà quante volte in sella alla sua Yamaha avrà percorso quel tratto della Porrettana che spesso i centauri amano percorrere.