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Debutto internazionale a Berlino per il Blues, il treno ibrido di Hitachi Rail nato a Pistoia

Debutto internazionale a Berlino per il Blues, il treno ibrido di Hitachi Rail nato a Pistoia

Ha un motore diesel ma anche trazione elettrica e a batteria per inquinare di meno. Trenitalia ne ha già comprato 110 esemplari. Ambiziosi i programmi per il futuro

22 settembre 2022
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PISTOIA. Un treno “made in Pistoia” ieri è stato una delle stelle di prima grandezza a Innotrans, la rassegna internazionale delle ferrovie che si è aperta a Berlino, la prima dopo la lunga pausa per il Covid, e perciò particolarmente attesa.

Innotrans è la manifestazione internazionale più importante del settore ferroviario, l’appuntamento dove le grandi aziende mettono in mostra i loro gioielli. Trenitalia c’era con un treno Hitachi, progettato e realizzato in larga parte nello stabilimento pistoiese di via Ciliegiole. Si tratta del “Blues”, il nuovo convoglio regionale a trazione ibrida, che funziona cioè con il motore diesel (indispensabile sulle linee non elettrificate), con la trazione elettrica tradizionale (attraverso le linee aeree e i pantografi in dotazione) e anche con le batterie, che gli consentono di ridurre l’inquinamento ambientale e acustico, soprattutto entrando e uscendo dalle città.

Il Blues può raggiungere i 160 km orari e ospitare fino a 300 persone sedute nella composizione standard a quattro carrozze. Le casse dei convogli sono assemblate a Pistoia, mentre la parte elettrica nasce nell’altro grande stabilimento di Hitachi Rail, quello di Napoli.

Il Blues è a tutti gli effetti un'importante evoluzione degli attuali treni diesel in servizio in Italia grazie alla tecnologia ibrida. Un treno ancora più sostenibile per il ridotto impatto ambientale e per la maggiore attenzione sociale essendo il primo convoglio regionale che può essere attrezzato per offrire alle famiglie un'area dedicata interamente ai bambini così da soddisfare le esigenze di chi viaggia con i più piccoli per rendere il viaggio un'esperienza ancor più divertente. Il design innovativo sia all'interno sia all'esterno fa del Blues uno dei convogli più all'avanguardia nel mondo del trasporto ferroviario.

Un treno d’avanguardia, insomma, l’ultimo nato della scuderia Hitachi, già comprato da Trenitalia in 110 esemplari, i primi dei quali debutteranno entro il 2022 sulle linee ferroviarie di Sicilia e Sardegna, per poi apparire, nel corso dell’anno successivo, anche sui binari di Toscana, Lazio, Calabria e Friuli-Venezia Giulia.

Al debutto internazionale del Blues, ieri a Berlino, c’erano gli amministratori delegati di Trenitalia, Luigi Corradi, e di Hitachi Rail, Andrew Barr, che hanno insieme tagliato il simbolico nastro teso davanti all’esemplare tirato a lucido per l’occasione.

Ma non c’è stata soltanto passerella per nutrire l’orgoglio dei tecnici e dei dipendenti di Hitachi Rail presenti a Berlino. L’amministratore delegato di Trenitalia ha infatti tratteggiato i programmi futuri dell’azienda, che proprio nel segmento dei treni regionali (dove Hitachi schiera, accanto al Blues, anche il Rock)prevedono l’investimento di risorse ingenti. Le Fs infatti vogliono puntare forte sul rinnovo, ammodernamento e potenziamento della flotta con investimenti pari a 8 miliardi. È questo l'impegno finanziario previsto dal nuovo piano industriale 2022- 2031 del gruppo che prevede complessivamente 800 nuovi treni: si tratta di nuovi 500 treni e di altri 300 già ordinati e in via di consegna, tra cui appunto i Rock e i Blues.

In secondo piano, almeno ieri a Innotrans, è finito invece il segmento dell’alta velocità, tradizionale vetrina tecnologica delle maggiori aziende produttrici mondiali. Su questo fronte – come raccontava Il Tirreno della scorsa settimana – Trenitalia dovrebbe presto aprire la gara per i nuovi convogli che prenderanno il posto dei vecchi Etr 500. E anche in questo caso Hitachi sarà pronta.

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