Il Tirreno

Pistoia

il progetto 

La moglie di Lucarelli guida la società che ha vinto il bando

La moglie di Lucarelli guida la società che ha vinto il bando

03 gennaio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Cinque anni fa ci avevano provato Mazzoni e Luci, due ex calciatori del Livorno. Avevano bussato alla porta del sindaco Nogarin per dirgli che erano pronti a rilevare la Fortezza Nuova. Come è andata lo sappiamo: c’era la necessità di un bando, c’era da imbastire un iter che non si chiude in un mese, c’erano i tempi della politica. Archiviato il ciclo a 5 Stelle, dal 2019 la giunta Salvetti ha ripreso in mano il bandolo della matassa. Ed ha disposto un cambio di destinazione d’uso del baluardo della fine del Cinquecento, con l’area a verde che nel regolamento urbanistico diventa anche a servizi. L’annunciato bando del Demanio per concedere la gestione del fortilizio mediceo è stato poi fondamentale per dare un seguito al progetto. Il 31 dicembre la stessa Agenzia ha diramato la notizia che la gestione della Fortezza Nuova era stata assegnata per 19 anni alla Fortezza Village Livorno srls. Una società che vede come amministratore unico col 49,5% di quote Susanna Angioli, imprenditrice livornese moglie di Cristiano Lucarelli, ex bandiera del calcio amaranto ed oggi allenatore della Ternana. Vi fanno parte anche un’altra imprenditrice di Livorno Laura Pardini (49,5% di quote) ed il manager pistoiese Stefano Fiore.

Il progetto messo in campo è suggestivo ed ambizioso. I 30mila metri quadrati di verde diventeranno uno spazio riservato a spettacoli, concerti, fiere, mostre, attività sportiva o legata al mondo del fitness e iniziative culturali. È già partita una collaborazione con il teatro Goldoni per progettare una sorta di salotto culturale modello Versiliana che dovrà animare le sere d’estate livornesi. Si sta pensando anche ad organizzare qui una fiera del gusto che possa uscire dai ristretti confini livornesi. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana, il Lamma: «Perché questa ondata è diversa dall’ultima e le fasce orarie più a rischio di domenica»

di Tommaso Silvi