Hitachi assume: 100 posti in tre anni
Ma si tratterà soprattutto di stabilizzazioni di dipendenti precari o delle aziende dell’indotto
PISTOIA. Circa cento lavoratori nei prossimi tre anni. Queste, in estrema sintesi, le previsioni di Hitachi Rail Italy sul potenziamento degli organici necessario per far fronte ai carichi di lavoro acquisiti dal gruppo ferroviario. Un centinaio di unità distribuite tra i tre stabilimenti su cui si articola l’azienda: Pistoia (che oggi conta circa 900 effettivi), Napoli (800 dipendenti) e Reggio Calabria (il più piccolo, con 450 lavoratori).
Attenzione, però: in larga parte non si tratterà di vere e proprie nuove assunzioni, ma della stabilizzazione di lavoratori temporanei e dipendenti delle aziende dell’indotto che abitualmente già lavorano fianco a fianco con le tute grige della Hitachi.
A fornire il numero e l’orizzonte temporale è stato il direttore delle risorse umane di Hitachi Rail Italy, Ernesto Martinelli, in una intervista rilasciata al “Corriere del mezzogiorno”. Ma era stato lo stesso amministratore delegato di HRI, Maurizio Manfellotto, a dichiarare che l’azienda aveva davanti prospettive di crescita a breve termine, durante un incontro con la stampa a Berlino, dove si stava svolgendo la rassegna InnoTrans 2016.
«È chiaro che la nostra intenzione - aveva detto in quella occasione Manfellotto – è quella di crescere, come stiamo facendo da cinque anni a questa parte. Una crescita passo passo, ma il nostro obiettivo rimane quello di crescere». E per farlo, ovviamente, sono necessari investimenti e risorse umane.
Sul primo fronte, HRI presenterà entro il mese di ottobre la nuova sala prova realizzata nella zona sud dello stabilimento di via Ciliegiole. Un edificio imponente, lungo duecento metri e alto più dei capannoni circostanti, tanto che per realizzarlo il Comune ha dovuto concedere una apposita variante urbanistica. La sala ha all’interno un doppio binario, quindi può contenere contemporaneamente due convogli. Attualmente è utilizzata per le verifiche degli Etr 1000. L’investimento è stato di sei milioni, come ha spiegato ai giornalisti durante InnoTrans il direttore “operations” di HRI Giuseppe Marino.
Sul secondo fronte, a Pistoia c’è molta attesa per le assunzioni. Il grande lavoro da fare con i nuovi treni regionali “Caravaggio” e con i treni ET300 che Hitachi ha voluto realizzare proprio a Pistoia, aveva già fatto immaginare che un allargamento dell’organico sarebbe stato necessario.
Proprio per questo i sindacati già a fine agosto avevano ricordato di essere pronti a confrontarsi con l’azienda sul piano di produzione e su quello delle assunzioni, sottolineando che tra lavoratori interinali e dipendenti dell’indotto (il cosiddetto “incentrato”) che lavora in via Ciliegiole in pianta stabile, sono circa 400 le persone in attesa.
Stando così le cose, le effettive assunzioni che HRI potrà realizzare saranno comunque minori delle attese. Si tratta comunque di un bel cambio di prospettiva, per una azienda che fino allo scorso anno ha sfornato bilanci in rosso e che solo alcuni anni fa appariva prigioniera di una crisi industriale senza uscita.