Abetone e Cutigliano, un unico Comune
Il consiglio regionale accoglie la proposta della commissione. Vescovi (Lega Nord): si minimizza il voto dei residenti
ABETONE. È prevalsa la logica della sommatoria dei voti favorevoli alla fusione dei due Comuni e dal 2017 la Montagna Pistoiese avrà un Comune di meno. Al posto del Comune di Abetone e quello di Cutigliano avremo un Comune che potremmo definire “dell’Alto Appennino” che si chiamerà Comune di Abetone - Cutigliano.
Avrà 2.170 abitanti, nove consiglieri e un massimo di tre assessori. È un po’ un ritorno al passato perché prima che fosse creato, a metà degli anni trenta, il Comune di Abetone i due territori erano uniti. A livello statistico possiamo dire che si tratta di «un atto storico» come l’ha definito Eugenio Giani presidente del Consiglio regionale, perché 2 enti entrambi sotto i tremila abitanti si uniscono e questo avviene nella prima seduta del 2016 del Consiglio.
Molto articolate le dichiarazioni dei consiglieri Pd Baldi e Niccolai: «Viviamo una fase di riforme e modernizzazione. In Toscana partiamo da Pistoia». A questa dichiarazione Baldi aggiunge: «Nel territorio pistoiese apriamo una fase di modernizzazione per tutta la Toscana. Con la fusione di Abetone e Cutigliano diamo inizio ad un percorso importante per i nostri territori. Sulle fusioni, nel rispetto della democrazia, decidiamo e decideremo. E i cittadini valuteranno le nostre scelte. Questa proposta di fusione proviene infatti dall’espressione favorevole dei due sindaci e dalle due assemblee elettive delle realtà coinvolte: Abetone e Cutigliano».
Di parere diverso è invece l’opposizione. Manuel Vescovi consigliere regionale della Lega Nord: «I cittadini dei due Comuni montani si erano espressi chiaramente e democraticamente sull’ipotesi di fusione; Cutigliano ha detto sì e Abetone, invece, aveva detto no … il Pd minimizza e disprezza il voto dei residenti, è un atteggiamento assolutamente deplorevole. Ogni territorio ha le sue peculiarità che devono essere salvaguardate, ma soprattutto l’esito di una votazione, anche se a qualcuno può non essere stata gradita, deve essere totalmente rispettata».
Cosa accadrà ora, quale sarà il futuro prossimo del nuovo ente? Si dovrà elaborare un nuovo statuto, avrà 2.170 abitanti e un territorio pari a 75 chilometri quadrati, un po’ più piccolo di San Marcello che ne ha 85 e 6499 abitanti. Il nuovo Comune avrà un commissario fino al 2017, quando saranno indette nuove elezioni per eleggere sindaco e giunta municipale.
Il commissario sarà coadiuvato da un comitato consultivo composto dai due sindaci attualmente in carica, Giampiero Danti e Tommaso Braccesi.
Potrà contare su finanziamenti aggiuntivi previsti dalle leggi regionali pari a 2,5 milioni di euro per i prossimi 5 anni e da quelli statali pari al 20% in più rispetto ai trasferimenti statali relativi all’anno 2010. Somme che potranno essere destinate al miglioramento dei servizi dei due territori.
©RIPRODUZIONE RISERVATA