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Pistoia

È morto don Ferrero da cinquantotto anni parroco di Valdibure

È morto don Ferrero da cinquantotto anni parroco di Valdibure

Il sacerdote aveva 81 anni ed era conosciutissimo in città Il vescovo: «Ha sempre cercato il dialogo con tutti»

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PISTOIA. Don Ferrero se n’è andato. Lo storico parroco di Valdibure, 81 anni, è morto ieri mattina nella sua casa nella piccola frazione collinare, dove era tornato a vivere prima di Natale, dopo essere stato operato all’ospedale del Ceppo.

Una morte serena, circondato dall’affetto e dall’attenzione dei suoi cari, per uno dei sacerdoti sicuramente più conosciuti ed amati di Pistoia. La notizia della scomparsa di don Ferrero si è sparsa subito in tutta la città. I funerali si terranno domani mattina alle 11 nella chiesa di Valdibure. Il parroco riposerà nel piccolo cimitero del paese.

Tra i primi ad accorrere a Valdibure è stato il vescovo Mansueto Bianchi, che poco meno di due anni fa fa aveva festeggiato con tutta la comunità parrocchiale l’ottantesimo compleanno di don Ferrero. «Un uomo di Chiesa che ha sempre cercato il dialogo con tutti, in particolare con i più distanti»: questo il primo ricordo di monsignor Bianchi, affidato ad una nota stampa della diocesi. Il vescovo ha sottolineato anche «la serenità, la forza d'animo e l'ottimismo indomabile di don Ferrero, tutte doti che ha manifestato anche negli ultimi tempi della sua vita terrena, caratterizzata dai giorni della malattia. La sua è stata una morte molto serena». Il vescovo ha poi voluto evidenziare anche un altro aspetto del ministero del parroco appena scomparso: «la continua promozione, nel contesto di una visione conciliare autenticamente vissuta, del ruolo dei laici nella vita della Chiesa. Lo si nota molto bene nelle parrocchie che gli erano state affidate: parrocchie che le persone avvertono come proprie».

Numerosi i messaggi di cordoglio inviati anche dalle autorità. «Ho appreso con dolore della scomparsa di don Ferrero Battani – ha scritto Vannino Chiti – la sua fede e le sue doti umane gli hanno permesso di essere profondamente amato, dai giovani innanzitutto, ma anche da coloro che in questi anni lo hanno conosciuto e visto sempre dalla parte degli ultimi». Cordoglio ha espresso anche il sindaco Samuele Bertinelli: «Pistoia perde una guida, un sacerdote amatissimo che ha lasciato un segno indelebile nelle comunità dove per anni ha operato».

Don Ferrero era nato a Gavinana il 5 aprile 1931. Dolo undici anni dopo entrò in seminario, seguendo una vocazione preoce ma molto forte. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno del 1954 e nominato cappellano a Lamporecchio. Tre anni dopo, nell’agosto del 1957, divenne pievano di Valdibure. Negli anni successivi, gli venne assegnata anche la responsabilità della parrocchia di Santomoro.

Ma tantissimi pistoiesi don Ferrero lo hanno conosciuto nei suoi anni di cappellano in fabbrica e di assistente scout, oppure negli oltre trenta in cui era stato insegnante di religione, prima all’istituto Mantellate e poi al Liceo scientifico.

Tutti raccontano di una grande carica umana, di un contagioso ottimismo, di un buon umore a tutta prova, che l’ha accompagnato anche negli ultimi, più difficili, mesi di vita.

Fabio Calamati

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