Il Tirreno

PISA. Nel tardo pomeriggio di ieri il Cittadella ha pubblicato sul proprio sito un comunicato ufficiale sulla decisione della Corte sportiva di appello di ribaltare la sentenza del giudice sportivo in primo grado, che aveva omologato l’1-1 del campo, e di assegnare lo 0-3 a tavolino in favore del Pisa perché Jacopo Desogus non faceva parte della distinta iniziale e poi è invece andato in panchina e subentrato al 26’del secondo tempo al posto di Rabbi.

Secondo il Cittadella la sanzione è sproporzionata. Si legge nella nota: “A. S. Cittadella prende atto della decisione della Corte Sportiva di Appello della Figc che ha ribaltato il provvedimento reso, in prima istanza, dal Giudice Sportivo. La Società si riserva, dopo aver letto le motivazioni della pronuncia, di proporre ricorso al Collegio di Garanzia poiché è certa che la sanzione adottata sia assolutamente sproporzionata ed eccessivamente afflittiva rispetto a quanto realmente accaduto. La decisione della Corte Sportiva di Appello appare infatti oltremodo penalizzante, tenuto conto della immediata e trasparente condotta della Società».

Il Cittadella «ribadisce quindi di aver posto in essere tutto quanto appariva ragionevole fare per dimostrare, anche nei frangenti della gara, la propria completa buona fede».

In chiusura di comunicato la società veneta attacca il club nerazzurro ritenendo «inoltre non pertinenti le ripetute dichiarazioni rilasciate sui media da esponenti del Pisa tendenti ad ingigantire l’accaduto e a mistificare la realtà».

Intanto i tifosi nerazzurri preparano la trasferta di Castellammare di Stabia che sarà in numero ridotto a causa della poca disponibilità di biglietti. La prevendita è stata aperta solo nella mattinata di ieri alle 10 sul circuito Etes. I trecento biglietti del settore ospiti messi a disposizione ai tifosi residenti nella provincia di Pisa erano quasi terminati nel tardo pomeriggio. Restavano meno di dieci biglietti disponibili. Sono uscite anche le designazioni arbitrali: Juve Stabia-Pisa sarà diretta dall’arbitro Daniele Doveri di Roma 1. 

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