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Pisa. Ora Aquilani ritrova il sorriso. «Finalmente siamo di nuovo tanti»

di Andrea Chiavacci
Giocatori del Pisa salutano il pubblico al termine di una partita all’Arena
Giocatori del Pisa salutano il pubblico al termine di una partita all’Arena

Il tecnico parla del recupero di giocatori e tifosi, del Palermo e della Fiorentina. Il presidente Corrado: «È sotto contratto con noi e chi lo vuole dovrà comprarlo»

30 marzo 2024
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PISA. Nella testa di Alberto Aquilani c'è solo il Pisa e la partita di lunedì contro il Palermo alle 15. Le voci ribalzate in questi giorni di un interesse della Fiorentina verso di lui non scalfiscono il pensiero del tecnico nerazzurro che è concentrato solo sul cercare di garantire un finale importante alla squadra nerazzurra.

Tanti ritorni

La notizia del ritorno dei tifosi in curva Nord, che è esaurita da giorni dopo la riapertura con 500 posti in più del curvino, viene salutata con soddisfazione da Aquilani. «Siamo felici. I tifosi sono importanti per noi e sono convinto che ci daranno una mano in questo rush finale». Per la prima volta dopo sette mesi sarà convocato Matteo Tramoni e dopo un mese e mezzo si rivede anche Ernesto Torregrossa. I due però andranno gestiti. «Matteo ed Ernesto saranno a disposizione. Li vogliamo valutare in maniera più approfondita per capire a che punto è la loro condizione». Ma Aquilani sottolinea come per la prima volta nella stagione la squadra è quasi al completo. «La cosa più importante è che chi è tornato dalla Nazionale è tornato al meglio. Stiamo lavorando per farci trovare pronti. Il dato che più ci soddisfa è che la squadra finalmente è quasi al completo. Manca solo Barberis. Qualcuno è più avanti, altri più indietro ma è fondamentale aver recuperato tanti giocatori. Spero che chi ha dato meno riesca a fare uno scatto».

Solo Pisa

Come accennato, il discorso passa poi alle voci di un possibile interesse della Fiorentina, squadra in cui Aquilani ha militato come giocatore e come allenatore della Primavera, per l'eventuale dopo Italiano. «Le notizie che sono uscite non mi deconcentrano per niente. Penso solo al Pisa. In questo percorso ci sto dentro con tutte le scarpe. Il mio focus è solo sulla partita con il Palermo e sul finale di stagione. Voglio che questa maratona, come la chiamo io, finisca nel migliore dei modi». Sulla vicenda è poi intervenuto anche il presidente Giuseppe Corado, al sito ILovePalermoCalcio.it: «Fiorentina su Aquilani? Ho letto di questo interesse, ma lui ha un contratto con noi per un altro anno. Aquilani è un giovane con idee interessanti e si è fatto apprezzare in una stagione falcidiata dagli infortuni. Adesso inizia il periodo delle voci e ormai è diventato il di moda vendere anche gli allenatori. Volendoci scherzare su chi lo vuole deve comprarlo».

Palermo forte

Aquilani, intanto, non si fida del fatto che i rosanero hanno conquistato 4 punti nelle ultime 5 partite. «Il Palermo è una squadra importante che lotterà fino alla fine per andare in Serie A. Siamo consapevoli che sarà una partita difficile e saarebbe presuntuoso pensare che sia più facile perché stanno vivendo un periodo duro». Si parla anche dei problemi a centrocampo. E Aquilani non nasconde le difficoltà: «Chiedo sempre una certa mentalità. È un fattore allenabile, anche a livello mentale. Deve cambiare qualcosa nella ferocia e nella forza del contrasto. Dobbiamo essere più cattivi in certi frangenti. Purtroppo di duelli nel mezzo ne vinciamo pochi».

Modulo fluido

Infine si parla delle novità tattiche offerte dal campionato di B: «Tante squadre cominciano a giocare a 3 in difesa (lo ha fatto anche il Pisa, nda). È un dato che si può analizzare in tanti modi. C'è chi lo fa perché poi difende a 5 e chi perché toglie un giocatore da dietro per averne uno in più davanti. Sono concetti opinabili ma penso che tutte le squadre sono molto preparate a livello tattico, soprattutto in chiave difensiva. Noi con un modulo fluido? Magari mi devono spiegare bene cosa vuol dire ma se è quello che ho capito mi ci riconosco». Dunque un cenno sulla morte di Joe Barone, dg della Fiorentina: «Per me è stato come perdere un familiare».


 

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