Il Tirreno

Pisa

Bellazzini: sfida strana per me

Massimo Berutto
Tommaso Bellazzini impegnato con la maglia della Pistoiese
Tommaso Bellazzini impegnato con la maglia della Pistoiese

Il fantasista pisano cerca il rilancio con i veneti

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 PISA. Nel Cittadella c'è un pisano altrettanto determinato a conquistarsi il ritorno da avversario a Firenze, la città che lo accolse all'età di 12 anni. Il fantasista Tommaso Bellazzini, 24 anni, figlio del fisico Ronaldo Bellazzini (collaboratore della Nasa), ha ereditato dal nome di battesimo del padre il piacere e l'estro di giocare a calcio.  Tommaso, classica domanda ad un pisano rivale dei nerazzurri: partita speciale?  «Certo. Sicuramente fa effetto giocare contro la squadra della propria città».  Com'è il tuo rapporto con la pisanità?  «Io la vivo quotidianamente. Ho casa in centro, dove passo tutti i fine settimana. La mia famiglia e la mia ragazza sono pisane».  Due anni fa il grande lancio a Cittadella: 32 partite e 10 gol in B. Nella scorsa stagione invece nessuna rete: cosa è successo?  «È stata un'annata particolare. All'inizio ho avuto problemi con la società perché dovevo andar via. Alla fine sono rimasto, ma non al massimo a livello di testa. Infine un brutto infortunio».  Rimarrai in Veneto?  «Penso proprio di sì».  È vero che ti ha cercato il Livorno?  «C'è stato un interessamento, ma le due società non si sono trovate d'accordo».  Ti saresti riavvicinato a Pisa, ma nella squadra rivale per eccellenza...  «Sarebbe stato bello abitare a casa, ma molto particolare giocare a Livorno».  Anche te come il Pisa hai tanta voglia di qualificarti per la gara di Firenze?  «Tutti vorrebbero giocare a Firenze, anche i miei compagni. Come il Pisa vogliamo far bene. So che in città si aspetta il derby: un mio amico mi ha avvertito scherzosamente».  Com'è il Cittadella senza il bomber Piovaccari?  «Una squadra giovane, cambiata quasi per metà, che ha bisogno di conoscersi. Abbiamo entusiasmo. Ogni anno se ne va qualche giocatore importante, ma c'è sempre qualcuno che arriva o che si ripete ad alti livelli. In attacco abbiamo Di Carmine, che tra l'altro è fiorentino, e Maah: due giovani che possono far bene».  Conosci qualcuno del Pisa?  «Di nome. So che c'è un buon allenatore e un ex motivato come Carparelli. Speriamo che i nerazzurri disputino un'annata importante».

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