Il Tirreno

Pisa

Lutto

Addio a Lando, il re dei pasticcieri: «È stato un grande maestro di vita»

di Roberta Galli
Lando Sassetti
Lando Sassetti

Aveva 83 anni e nel 1967 aveva aperto il suo locale. Il ricordo del figlio

19 settembre 2024
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PISA. È morto il decano dei pasticcieri pisani. Ieri, mercoledì 18, l’ultimo saluto in forma strettamente privata alla Pubblica Assistenza di Pisa. Lando Sassetti aveva 83 anni ed era il titolare della pasticceria Lando in via Carlo Cattaneo, nel quartiere di Porta Fiorentina.

Un imprenditore che si era fatto da solo ed era riuscito con il suo lavoro a farsi nome non solo a Pisa. Le paste e le torte, soprattutto la domenica, sono state un rito per generazioni di pisani. E quella pasticceria era un punto di riferimento per chi apprezzava i dolci fatti a mano, come una volta, con ingredienti a chilometro zero. Un marchio di fabbrica portato avanti ormai da tempo dal figlio Alessandro, anche lui pasticciere.

Nato e cresciuto a San Piero a Grado, Lando aveva cominciato a muovere i primi passi tra zucchero, uova e farina quando ancora era un bambino. «Il mio babbo si è goduto poco l’infanzia – racconta Alessandro Sassetti -. Aveva otto anni quando si avvicinò da Baudino, vicino a Camp Darby, erano gli anni subito dopo la guerra, e lui entusiasta andò ad imparare il mestiere. Poi il periodo dell’apprendistato da Pallini, in corso Italia, da Salza in Borgo Stretto, e da altri maestri sparsi nella provincia di Pisa. Babbo voleva carpire tutti i segreti di questo lavoro e con tanto sacrificio ci è riuscito. Lui era una persona forte, un leader, io lo chiamavo ridendo “squalo” per la tenacia con la quale ha affrontato la vita e lo ha dimostrato fino in fondo, nonostante la malattia, standoci vicino con i suoi preziosi consigli anche nel difficilissimo periodo legato al Covid».

E fu proprio lui, Lando nel 1967 ad aprire la sua pasticceria a Porta Fiorentina, insieme alla moglie Oriana Campani, suo braccio destro che si è occupata per anni della vendita al dettaglio in negozio. «Mio padre era un pasticciere a 360 gradi – racconta ancora Alessandro – ed è stato lui a insegnarmi il mestiere. Io avevo 14 anni quando cominciai a girargli intorno in laboratorio e non ci sono più uscito. Abbiamo lavorato anni ed anni insieme. Lui mi ha insegnato tutto. È stato per me un padre ma anche una guida e un grande maestro di vita». Negli anni la pasticceria si è ingrandita con il negozio di bomboniere, gestito dalla figlia Beatrice e poi l’apertura della gelateria. «Mio padre – conclude Alessandro – era un grande lavoratore che ha amato tanto il suo mestiere, nonostante l’enorme sacrificio. Noi ci alziamo alle 3 del mattino per preparare tutte le basi e lo facciamo anche nel fine settimana. Lui non si è mai lamentato e ha portato avanti la sua arte con il sorriso sulle labbra».

La notizia della morte di Lando Sassetti si è sparsa per il quartiere e in diversi hanno voluto manifestare vicinanza alla famiglia con un biglietto affisso sulla porta della pasticceria.


 

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