Il Tirreno

CALCI. A Calci ha riaperto un punto vendita dove poter comprare anche il nostro giornale. Parliamo dell’edicola “Dalla Cuccu, sorrisi e giornali” in via Roma, 8. Un sogno che si avvera per Claudia Cucurachi, calcesana doc, da tutti conosciuta come “La Cuccu”, riuscita finalmente ad aprire il suo negozio. Da Claudia, si potranno acquistare quotidiani, ma anche oggetti di cancelleria e piccoli regali. Domenica scorsa, il taglio del nastro con una grande festa alla presenza di amici e parenti, tutti intorno alla Cuccu per augurarle buon lavoro. In prima fila anche il sindaco Massimiliano Ghimenti e la vicesindaca Valentina Ricotta.

«Era da tempo che volevo cambiare vita, crearmi qualcosa di mio – racconta Claudia – e finalmente ci sono riuscita. La decisione l’ho presa il giorno prima di compiere cinquant’anni e adesso non si torna indietro. Già in passato avevo accarezzato questa idea, poi per la verità messa da parte per paura. Nei mesi scorsi però si è ripresentata di nuovo l’opportunità di un fondo libero nel centro del paese e questa volta l’ho presa al volo. Anche la posizione mi piace e così ho detto sì in maniera convinta. Al destino non si può voltargli le spalle per ben due volte di fila… ed eccomi qui».

L’apertura dell’edicola è stata un vero e proprio evento. Una festa di paese. A Calci, infatti, ormai da tempo, non c’era più un punto vendita in materia di quotidiani e bisognava spostarsi altrove. Con la Cuccu tutto tornerà come prima, con un punto di riferimento per l’intero paese. «Anche ieri mattina, in occasione del mio primo giorno di lavoro – racconta Claudia – in molti mi hanno fatto sentire il loro affetto e sono felice di poter svolgere questo servizio essenziale per la nostra comunità a contatto diretto con il pubblico portando anche un sorriso tra la gente». Un sogno cullato da molto tempo, diventato adesso realtà a tutti gli effetti. «Per 26 anni – racconta ancora l’imprenditrice – ho lavorato alla Vodafone, poi ho fatto la mamma a tempo pieno. Mi sono occupata dei miei ragazzi a 360 gradi. Adesso mio figlio, il maggiore, ha trovato lavoro, mentre la sorella ha iniziato a frequentare la prima superiore. Insomma, era il momento giusto per cambiare vita. Sentivo il bisogno di dare una svolta alla mia quotidianità. E a cinquant’anni mi sono messa in gioco, grazie anche all’appoggio della mia famiglia. Lo so che l’editoria non vive un periodo florido, ma io sono fiduciosa e ottimista. Calci non poteva rimanere senza un’edicola. Erano i cittadini che chiedevano un nuovo punto vendita e io ci sono, sette giorni su sette».

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