Il Tirreno

Pisa

Commercio e lavoro

Carrefour a Pisa, c’è la data della riapertura

di Danilo Renzullo
Carrefour a Pisa, c’è la data della riapertura

L’ipermercato riparte dopo lo stop di alcuni giorni

17 settembre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





PISA. Riapre dopodomani, giovedì 19 settembre, dopo una “pausa” di tre giorni, l’ipermercato Carrefour. Stessa insegna, ma gestione diversa. Non diretta, ma in franchising. La divisione italiana della multinazionale francese della grande distribuzione organizzata ha infatti “ceduto” la gestione di quello che è un punto di riferimento per migliaia di consumatori pisani e non alla Bonini srl, società con sede a Monte San Savino (Arezzo), nell’ambito di un processo di ridimensionamento della sua presenza in Italia e in Toscana (a fine mese è prevista la chiusura del punto vendita di Calenzano). Per i clienti nulla – o quasi – dovrebbe cambiare. Stessi prodotti, ma probabilmente una disposizione e un’organizzazione degli spazi diversa da quella che ha caratterizzato l’ipermercato fino a domenica scorsa, quando il punto vendita della Fontina ha chiuso i battenti.

La situazione del personale

Insieme alla gestione, nella società aretina è “transitato” anche il personale: 188 lavoratori passati alle dipendenze della nuova azienda alle stesse condizioni contrattuali dopo un accordo raggiunto, soprattutto sul mantenimento del contratto integrativo, nelle scorse settimane insieme ai sindacati Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl. All’intesa si è invece opposta la Uiltucs perché lo ha ritenuto «non abbastanza tutelante dei diritti e degli attuali aspetti economici applicati ai lavoratori».

I rischi per i lavoratori e le lavoratrici

«Carrefour ci chiedeva di firmare un accordo di affitto di ramo d’azienda con alcune deroghe, palesemente lesive dei diritti dei lavoratori – spiega Irene Cesari, responsabile area Pisa della Uiltucs Toscana –. Bonini srl, inoltre, applicherà il contratto integrativo aziendale solo fino al 30 giugno. Alla richiesta di un concreto impegno a prorogare anche dopo giugno il contratto integrativo, almeno fino a quando non ne verrà creato uno nuovo, ci è stato risposto di non essere disposti a prendersi questo impegno. Questo ci preoccupa – conclude Cesari – perché tutto quello che è stato conquistato in tanti anni rischia di avere una data di scadenza».
Resta ancora incerto, invece, il futuro delle decine di lavoratori degli appalti per i servizi di vigilanza, caricamento notturno e pulizie per i quali il sindacato chiede garanzie.


 

Primo piano
Il racconto

Studentesse uccise a Lido di Camaiore, il sorpasso all’autobus e l’auto a folle velocità: cosa hanno visto i testimoni

di Matteo Tuccini
Sportello legale