Il Tirreno

Ambiente

Il mare dell’Elba e l’operazione per proteggere l'alga speciale che produce ossigeno: cos’è e perché è così importante

di Antonella Danesi

	Sub in azione nel mare dell'Elba
Sub in azione nel mare dell'Elba

La terza e ultima tappa 2024 della campagna di Coop è dedicata all’Arcipelago toscano: «Così si può tutelare l’ecosistema facendo un’operazione di risanamento»

20 settembre 2024
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CAVO. Terza e ultima tappa 2024 di “Foresta blu”, la campagna di Coop per il monitoraggio, il ripristino e la protezione dei tratti di prateria di posidonia oceanica a Cavo. Dopo la riforestazione di Bargeggi in Liguria e i monitoraggi di fronte alle coste pugliesi il progetto arriva ora nel mare del comune di Rio.
In azione
Nella mattinata di giovedì 19 settembre i rappresentanti della Coop, insieme al sindaco di Rio, al presidente del Pnat Giampiero Sammuri, al partner scientifico di con Life gate il divulgatore Emilio Mancuso e al direttore Issd, Stefano Acunto hanno illustrato il progetto che prevede l’impegno nella salvaguardia della posidonia, una pianta marina che per ogni metro di prateria può generare quotidianamente da 4 a 20 litri di ossigeno, un habitat ideale per la biodiversità e un luogo eletto per la riproduzione della nursery.
Il piano
Il progetto sulla prateria di posidonia all’Elba nel 2025 si propone l’obiettivo di riforestare 100 metri quadrati di questa che non è un alga, ma una vera e propria pianta, dopo un attento monitoraggio. L’attività del progetto si avvale dell’innovativo protocollo di riforestazione dell’Issd secondo una tecnica sostenibile che prevede l’istallazione sul fondale di biostuoie, costituite da reti di fibra di cocco per ripristinare porzioni di posidonieti degradati. Sopra a queste verranno innestate talee di posidonia recuperate da quelle strappate dalle praterie naturali dalle mareggiate o da attività antropiche, e verranno monitorate per i 24 mesi successivi per verificarne l’attecchimento. Sopra la prateria sarà posizionato un campo boe per garantirne la protezione in superficie e scongiurare ancoraggi aggressivi per l’ambiente marino. Erano presenti a Cavo anche due partecipanti al progetto Sea Explorer, una costola del progetto Foresta blu dedicata alla community di attivisti under 35 di Coop, pensato per avvicinare i giovani al turismo marittimo ecosostenibile e stimolare una riflessione sull’importanza dei mari e del Mediterraneo. «Per Unicoop Tirreno presente sull’isola fin dagli anni Cinquanta – spiega Matteo Dorelli, responsabile politiche sociali e relazioni esterne Unicoop Tirreno – la campagna Foresta Blu concretizza i principi sanciti nella nostra Carta dei Valori. Il progetto ci vedrà coinvolti nei prossimi mesi con la realizzazione della prateria di posidonia: una garanzia del presidio nel tempo nel territorio da parte nostra ed un impegno che evidenzia la visione di Coop sull’ambiente e sul coinvolgimento di enti pubblici, aziende e persone nella sua difesa».
Il commento del sindaco
Un’occasione che il sindaco di Rio Marco Corsini ha colto al volo, convinto della sua validità: «Sfrutta anche quella che sembra una coincidenza ma non lo è – ha affermato – perché c’è stato anche un incontro tra la presidente del consiglio e Confindustria in cui si è parlato del rapporto tra ambiente e sviluppo. Il messaggio è che bisogna uscire dalla contrapposizione per cui la tutela dell’ambiente è un limite che impedisce lo sviluppo. Questo non è vero. Dobbiamo andare verso questa nuova frontiera culturale per cui più ambiente vuol dire anche più sviluppo e produttività. Oggi diamo una dimostrazione di come si può tutelare l’ecosistema facendo una piccola operazione di risanamento, perché sappiamo quanto è importante la posidonia per l’ossigenazione dell’acqua del mare. Auspico è che questo esperimento sia riprodotto altrove sull’isola».

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