L’allarme
Da Pisa a Sanremo, le telecamere di Young Tv portano il Festival nelle case degli italiani
Una società pisana si occupa delle dirette dei più importanti programmi Rai
Pisa Quest’anno si occupano delle dirette e dei servizi da Sanremo dei programmi più popolari dei pomeriggi Rai. Da “I Fatti Vostri” a “La Vita in Diretta” passando per “Domenica In”, “Citofonare Rai2” e “La Volta Buona”. Nel 2022, invece, hanno curato tutti i collegamenti tra Amadeus e Fiorello. Discorso simile andando a ritroso, fino al 2008, l’anno in cui Piero Chiambretti guardava e commentava il Festival da un appartamento esattamente di fronte all’Ariston: a fare di quella casa un set televisivo e a curare le immagini e la diretta da lì ancora un volta sono stati loro.
Non lo sa quasi nessuno, ma almeno da venti anni una parte delle immagini che da Sanremo entrano nelle case degli italiani sono “made in Pisa”, firmate da operatori video e fonici di Young Tv, azienda specializzata nella produzione video e televisiva, nata a Pisa 37 anni fa, con sede prima nella zona artigianale di Navacchio e da circa un anno a Ghezzano. «In questo momento al festival abbiamo otto persone tra operatori e fonici, divisi in tre o quattro troupe a seconda delle necessità dei diversi programmi televisivi», racconta Andrea De Gioia, l’amministratore delegato di questa azienda.
«A Pisa, in effetti, non siamo molto noti – sorride –: l’unica eccezione, forse, è la Scuola Sant’Anna con cui abbiamo avuto importanti collaborazioni, ma nel nostro settore siamo abbastanza conosciuti e apprezzati. Al Festival siamo arrivati nel 2004, però già da un decennio eravamo inseriti nell’albo dei fornitori Rai in cui, almeno a metà degli anni Novanta, era registrata una piccola élite di non più di trenta o quaranta broadcaster in tutta Italia». Una registrazione che, almeno trent’anni fa, corrispondeva quasi a un marchio di qualità. Per almeno due ragioni: «Era molto complicato entrarne a far parte perché si dovevano superare diverse verifiche in ordine al possesso sia delle competenze che delle attrezzature necessarie – continua De Gioia –, ma era ancor più difficile rimanerci dato che ogni anno dovevano sottoporci a delle verifiche in cui dimostrare di avere a disposizione professionalità e strumenti di lavoro all’avanguardia».
Da lì in poi è stata una crescita continua. Non come dimensioni, «perché – spiega – siamo una piccola società con otto dipendenti a tempo indeterminato: per il resto ci avvaliamo delle collaborazioni di alcuni tra i più bravi operatori free lance in circolazione». Ma di sicuro per quantità e soprattutto qualità delle collaborazioni: non solo con la Rai, ma anche con Mediaset, Sky e La7. «Con la televisione di Stato abbiamo cominciato realizzando i servizi esterni per “Viaggio intorno all’uomo”, la nota trasmissione di Sergio Zavoli e non ci siamo più fermati dato che poi abbiamo realizzato intere puntate e collegamenti esterni per “Linea Blu” e “Linea Verde”, ma anche “Chi l’ha visto” e “Porta a Porta”» racconta De Gioia. Nel 2017, sempre per la Rai, hanno anche seguito il Tour de France. E per sei o sette anni si sono anche occupati delle dirette della Prima della Scala sulle tv francesi e tedesche. «Uno dei lavori più impegnativi: ci siamo occupati non solo della diretta, ma anche della “personalizzazione” del programma, curando tutte le traduzioni in lingua», riprende l’ad. Per Mediaset e Sky si sono occupati di molte dirette di Champions ed Europa League. Un capitolo a parte riguarda la collaborazione con Sky e in particolare con Fiorello: «Abbiamo curato la realizzazione di tutte e tre le edizioni di “Edicola in Fiore”, andata in onda dal 2015 al 2017, e confermo l’unicità del personaggio: non solo per le sue qualità sul palcoscenico, ma anche per l’umanità fuori. Spesso entrava nelle cabine regia e cominciava a scimmiottare il toscano: ascoltando gli operatori, aveva anche imparato a distinguere il vernacolo pisano da quello livornese, dato che avevamo tecnici di entrambe le città».l