Pisa, gli asili nido San Biagio e dei Passi saranno demoliti e ricostruiti
Interventi da circa 4 milioni di euro totali con fondi Pnrr. Procedure gestite da Invitalia, lavori al via a novembre
PISA. Approvati nell’ultima seduta della giunta comunale i due progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione dei nuovi asili nido San Biagio a Cisanello e Nido dei Passi. I due interventi fanno parte del finanziamento di circa 5 milioni di euro che il Comune di Pisa ha ottenuto partecipando al Bando “Piano per asili nido” con finanziamenti messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rivolto a potenziare l’offerta dei servizi di istruzione.
Sono complessivamente 5 le strutture dei servizi educativi che saranno interessate da interventi, di cui 3 con opera di demolizione e ricostruzione completa e 2 con opera di riqualificazione degli edifici.
Nel dettaglio: l’asilo nido Toniolo a Porta a Lucca verrà demolito e ricostruito, con un finanziamento di 1,3 milioni e incremento di 7 unità per i lattanti; l’asilo nido San Biagio a Cisanello verrà demolito e ricostruito con un finanziamento di 1,3 milioni e incremento di 7 unità per i lattanti; l’asilo nido I Passi verrà demolito e ricostruito con un finanziamento di 1,6 milioni e incremento di 7 unità per i lattanti; l’asilo nido al Cep sarà oggetto di intervento di riqualificazione funzionale per 305mila euro e incremento di 5 unità per la fascia 0-12 mesi; l’asilo nido Betti a Don Bosco sarà oggetto di intervento di riqualificazione funzionale per 450mila euro e incremento di 5 unità per la fascia 0-12 mesi.
Gli interventi, oltre a mettere a disposizione strutture nuove, ecosostenibili e funzionali, porteranno a un aumento complessivo di 31 posti nido.
«Per entrambi gli asili nido di San Biagio e I Passi – dice l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – si tratta della realizzazione di due nuove strutture, con lavori in partenza a novembre, che permetteranno di incrementare ciascuno di 7 unità nella fascia di età 0-12 mesi rispetto all’attuale capienza di bambini. La scelta di procedere con un intervento di demolizione e ricostruzione è stata valutata dall’amministrazione prendendo in esame lo stato di conservazione degli immobili, realizzati uno nel 1956 e uno nel 1964, con evidenti carenze in materia di antisismica e di prestazione energetiche, oltre alla loro conformazione architettonica, penalizzata da limiti e inadeguatezze degli spazi».
«I benefici delle nuove strutture – aggiunge – sono molteplici: ci sarà un aumento dell’offerta educativa per la prima infanzia, si costruiranno strutture di qualità, innovative, conformi alle normative (antisismiche, antincendio, barriere architettoniche), privilegiando l’uso di materiali ecocompatibili e criteri di bioarchitettura che garantiscono strutture sostenibili, a basso consumo energetico. I bambini potranno usufruire di ambienti aperti, attrezzati, connessi con i giardini esterni, spazi interamente progettati a misura di bambino. Sono molto soddisfatto perché tutti i fondi intercettati dal Pnrr stanno portando a gare approvate, cantieri in partenza e quindi tante nuove opere pubbliche che andranno a riqualificare infrastrutture e servizi a disposizione dei cittadini, così come era previsto nella nostra visione di sviluppo della città».
In entrambi i casi i lavori sono stati già aggiudicati avvalendosi di procedure di accordo quadro gestite da Invitalia e avranno inizio a novembre 2023 per terminare entro la fine del 2025 (collaudo a inizio 2026), secondo il cronoprogramma previsto dai fondi Pnrr. l
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