Il Tirreno

Pisa

“diritti in comune” 

«Piano Pisa-Cascina da rifare con più tutele per l’ambiente»

«Piano Pisa-Cascina da rifare con più tutele per l’ambiente»

2 MINUTI DI LETTURA





PISA

«Il Piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina è da affossare. Si abbandoni l’assurda strada, imposta dalla Lega, di coordinare i provvedimenti urbanistici con il solo Comune governato da una maggioranza di ugual colore, peraltro già venuta meno, e si riprenda a parlare di governo del territorio per risolvere i problemi dei cittadini, a partire da una vera tutela ambientale». Così in una nota il gruppo consiliare Diritti in comune, che ha presentato «dieci osservazioni molto articolate che vanno a smontare pezzo per pezzo questo Piano messo insieme in fretta e furia per accedere ai finanziamenti regionali dei cui contenuti nessuno ha potuto discutere: basti pensare che lo strumento di governo del territorio più importante della città non è stato nemmeno illustrato in commissione urbanistica. Si è passati dal Piano Strutturale d’Area Pisana delle giunte Filippeschi, che in dieci anni hanno prodotto solo costi per le tasche dei cittadini ma ben pochi risultati, ad un piano raffazzonato in pochi mesi senza confrontarsi seriamente con nessuno».

«Siamo davanti ad un piano carente in valutazioni ambientali - prosegue il gruppo consiliare - e nelle osservazioni presentate abbiamo proposto la previsione di corridoi ecologici che attraversino le aree urbanizzate. Abbiamo chiesto di fermare il consumo di suolo agricolo per la realizzazione di nuovi parcheggi, rilanciando al contempo il recupero dell’esistente in particolare modo per gli edifici commerciali. Abbiamo l’importanza della salvaguardia delle ultime aree verdi rimaste nel tessuto urbano come quelle tra viale delle Cascine, Aurelia e via Andrea Pisano o tra via Pietrasantina e via San Jacopo. Abbiamo chiesto i numeri esatti del dimensionamento delle previsioni di nuovo residenziale e ricettivo e di nuove aree produttive, perché incredibilmente mancanti. Abbiamo proposto ancora una volta di abbandonare definitivamente il progetto della Cittadella aeroportuale».

«Oltre a tutto ciò - conclude la nota - l’omogeneità politica tra Pisa e Cascina, che rappresentava l’unica logica su cui la giunta Conti aveva costruito questa aggregazione, è venuta meno e con essa il presupposto del Piano. Si metta rapidamente da parte dunque e si proceda senza indugio alla realizzazione di un nuovo Piano condiviso che risponda davvero alle esigenze e alle sfide così importanti che attendono il nostro territorio». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Sanità

Sindrome di Goldenhar, a Lucca delicato intervento su una 19enne: la malattia rara e il risultato post-operazione