Addio a Remo Ceserani, maestro di letteratura
Aveva 82 anni, è stato uno dei più prestigiosi docenti della facoltà di Lettere. Il suo manuale per i licei ha rivoluzionato il modo di studiare negli anni Ottanta
PISA. E’ morto a Viareggio Remo Ceserani, uno dei più prestigiosi docenti della facoltà di Lettere dell’Università di Pisa. Avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 22 novembre. E’ stato un punto di riferimento culturale per molte generazioni, uno dei maggiori critici letterari italiani, un ospite autorevole che ha insegnato nelle più importanti università estere (da Stanford a Yale, da Zurigo a Sidney), oltre che l’autore del manuale per i licei che ha rivoluzionato il modo di concepire e studiare la letteratura: “Il materiale e l'immaginario”, su cui si sono fatti le ossa gli studenti degli anni Ottanta e Novanta.
«E’ stato soprattutto un uomo squisito e sensibile, un intellettuale finissimo di cultura sterminata, sempre disponibile a condividere con i suoi allievi un’idea della letteratura priva di pregiudizi e vasta quanto il mondo», ha scritto Fabio Canessa, critico letterario e cinematografico, oltre che docente di italiano e latino a Piombino.
L’11 novembre Ceserani avrebbe dovuto presentare al Pisa Book Festival un libro su Tabucchi scritto da Maria Cristina Mannocchi (“La trama dell’invisibile”) insieme ad Athos Bigongiali e proprio Fabio Canessa.
«Docente di Letteratura Comparata, ci ha insegnato che non esistono la letteratura italiana, inglese, francese, tedesca, russa o americana, ma esiste solo la letteratura. Mi sono laureato con lui - ricorda Canessa - con una tesi sull’Orlando Furioso e non mi ha insegnato solo a leggere Ariosto, ma a leggere qualsiasi testo, con un metodo fatto di rigore, scrupolo e passione. I suoi saggi straordinari e innovativi spaziano da Joyce a Zola, dal fantastico al postmoderno, dalla presenza del treno nella letteratura al rapporto di quest’ultima con la fotografia. Ai bellissimi ricordi delle sue lezioni si mescolano quelli, altrettanto belli, di un’amicizia che fu, da parte sua, sempre generosa e affabile. Da vero maestro, come oggi sembra assai difficile incontrare. Ancora in piena attività, aveva firmato nei giorni scorsi un paio di articoli sul quotidiano Il Manifesto (alle cui pagine culturali collaborava da sempre). La sua inaspettata scomparsa ci sorprende e ci addolora».
La salma sarà esposta dal primo pomeriggio di mercoledì 2 nella camera ardente della Pubblica Assistenza in via Bargagna.
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