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Vincenzo Barone è il nuovo direttore della Normale: "Noi un modello per tutti"

Vincenzo Barone è il nuovo direttore della Normale: "Noi un modello per tutti"

Vince da candidato unico, il suo mandato scatterà in autunno e subentrerà al professor Fabio Beltram. "Punterò sull'integrazione fra materie scientifiche e quelle umanistiche"

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PISA. E' Vincenzo Barone il nuovo direttore della Scuola Normale. Candidato unitario e ordinario di chimica fisica, resterà in carica fino al 2020. Barone, che con 41 voti ha nettamente superato il quorum richiesto di 26 consensi, è stato eletto oggi, mercoledì 15 giugno. Il suo mandato scatterà ad autunno quando subentrerà al direttore uscente Fabio Beltram.

Nato ad Ancona, ma napoletano per formazione (a Napoli è arrivato da adolescente con la famiglia), è il ventiduesimo direttore della scuola fondata nel 1810 a Pisa da Napoleone, istituzione universitaria che le classifiche internazionali giudicano la migliore in Italia. "E' un incarico di grande prestigio - ha detto Barone subito dopo la sua elezione - che mi rende molto orgoglioso. Il mio pensiero prima di tutto va ai colleghi, agli studenti, al personale tecnico e amministrativo che ha creduto nella mia candidatura e nel mio progetto, lavorerò per non deluderli".

"Congratulazione al nuovo direttore - ha aggiunto Beltram - e soddisfazione per la semplicità con cui la scuola ha attraversato questo importante passaggio istituzionale. Abbiamo fissato queste elezioni a giugno per garantire alcuni mesi di sovrapposizione con l'attuale direzione e dare modo al nuovo eletto di conoscere pienamente lo stato della scuola e le dinamiche di governo in corso".

Al centro del programma con cui Barone si era presentato, spiega una nota della Normale, "c'erano tre priorità per consolidare e rinnovare l'identità dell'ateneo: integrazione, sperimentazione, promozione". "Unire le forze - sottolinea il neodirettore - fondamentale, all'interno e all'esterno: penso alle due anime della scuola, quella umanistica e quella scientifica, che devono lavorare insieme e non essere considerate mondi a se stanti. Ma anche alle collaborazioni con istituzioni a noi analoghe: dobbiamo sforzarci di integrare le competenze perché sommandole non si raddoppiano, si moltiplicano. Vista la piccola taglia del nostro ateneo e l'alto livello delle professionalità che siamo in grado di sviluppare possiamo permetterci di cercare nuovi orizzonti per la didattica e la ricerca, percorrere strade inesplorate, in grado poi di essere seguite dalle università generaliste. La Normale deve essere un modello, altrimenti quale sarebbe la nostra funzione nel panorama universitario italiano?".

Sul tema della promozione, Barone  convinto che "si può, si deve fare di più per far comprendere il potenziale della Normale come fucina di talenti: in Italia e all'estero tutti coloro che vogliano formarsi in un ambiente stimolante devono sapere che esistiamo e che è possibile provare ad accedervi". I conti in ordine, infine, spingono il nuovo direttore a "esplorare nuove possibilità di studio, di ricerca, per ampliare i margini di impiego dei nostri allievi nel mondo delle professioni, per dare l'opportunità al mondo delle imprese di sfruttare le nostre competenze, per cercare con le istituzioni universitarie collaborazioni su specifici progetti, avendo come parola d'ordine l'innovazione".

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