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IL LUTTO

Morto il magistrato Accattatis

Morto il magistrato Accattatis

La sua eredità tra passione civile e impegno per una giustizia sociale

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PISA. Lutto nella magistratura per la scomparsa di Vincenzo Accattatis, 86 anni, origine cosentina, ma residente a Pisa da decenni.

Dopo aver lavorato in città, anche come giudice di sorveglianza nei primi anni Settanta distinguendosi per una volontà di recupero dei detenuti che all’epoca irritò le alte sfere ministeriali, il magistrato aveva concluso la sua lunga e apprezzata carriera come consigliere in Cassazione.

Accattatis non ha svolto solo il ruolo di magistrato. La sua passione civile lo ha portato ad estendere l’attività spaziando dalla scrittura di saggi alle collaborazioni con giornali - l’ultimo è stato “Il Manifesto” - e riviste giuridiche.

È stato tra i principali esponenti di Magistratura Democratica mettendo in evidenza per una sensibilità marcata a tutela dei diritti dei più deboli.

La Costituzione, intesa come pilastro di una giustizia sociale a cui tendere ciascuno con il proprio impegno, è stata la sua stella cometa morale e professionale.

“Il giudice nello stato liberaldemocratico” è stato uno dei suoi saggi più famosi per sottolineare nella laicità dei suoi princìpi la necessità di un’indipendenza vera della magistratura dalla politica.

Una volta in pensione, il suo impegno pubblicistico ha riguardato anche temi politici mettendo al centro delle sue critiche la degenerazione dei partiti. Un titolo su tutti rende l’idea:“Cacciare Berlusconi è importante, ma il peggior nemico della democrazia si chiama Bossi” uscito su Liberazione nel 2009.

Il dottor Accattatis, vedovo da tempo, lascia il fratello Raffaele che vive a Roma, le sorelle Giuliana di Pisa e Vittoria, residente a Cosenza, i figli Livio e Marco, la nuora Daniela e gli adorati nipoti Nicholas, Thomas e Charlotte.

Il funerale laico si terrà domani alle 16,30 con il corteo funebre che partirà dalle cappelle della Pubblica Assistenza di Pisa, dove la salma si trova esposta, per proseguire fino al cimitero di via Pietrasantina.(p.b.)

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