Il Tirreno

Pisa

Maltratta i bimbi del nido, maestra arrestata: i video delle violenze. Sospese le colleghe

Le immagini delle violenze riprese con la videocamera
Le immagini delle violenze riprese con la videocamera

La donna, 58 anni, è accusata di maltrattamenti e violenze nei confronti di 9 bambini di età compresa tra uno e tre anni. I carabinieri: "Drammatiche le registrazioni video e audio". Sospese le maestre sue colleghe

04 febbraio 2016
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PISA. I carabinieri del nucleo investigativo di Pisa hanno arrestato la mattina di giovedì 4 febbraio un'educatrice scolastica di 59 anni, Sonia Ori, nata a Sillano (Garfagnana) accusata di maltrattare i bambini di un asilo nido di Pisa. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare: la donna su disposizione del gip è stata posta agli arresti domiciliari.

L'educatrice, si spiega dall'Arma, è accusata di maltrattamenti ai danni di nove bambini di età compresa tra uno e tre anni. "Drammatiche - spiegano i militari - le sequenze delle violenze e delle minacce" che sarebbero state inferte alle vittime, filmate e riprese da telecamere, e microspie, installate nel nido.

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Le indagini, avviate nel novembre scorso e dirette dal procuratore Alessandro Crini e dal sostituto Aldo Mantovani, erano partite da alcune segnalazioni su presunti abusi in un nido d'infanzia di Pisa (il cui nome Il Tirreno ha deciso di non pubblicare per tutelare l'identità delle piccole vittime). In particolare, la segnalazione arrivò dall'addetto di una ditta esterna, un ausiliario. Gli investigatori fecero installare microcamere e microspie all'interno della struttura.

Le registrazioni hanno permesso di verificare le violenze e le vessazioni a cui l'educatrice sottoponeva i suoi piccoli accuditi. Gli inquirenti parlano di "drammatiche sequenze" di vessazioni fisiche e morali inferte ai piccoli: schiaffi al volto e alla testa, sculacciate; alcuni bambini sarebbero stati forzati a mangiare fino a provocarne il pianto. Secondo gli investigatori, sarebbero stati "innumerevoli" gli episodi in cui i piccoli sarebbero stati colpiti alla testa, in un caso anche con un piatto.

Le due educatrici che lavoravano insieme all’arrestata verranno sospese in via cautelativa a partire da venerdì 5. Non avevano mai fatto segnalazione dei maltrattamenti. Allo stato, tuttavia, non risultano indagini a loro carico. Solamente le tre educatrici della sezione dei più piccoli avevano segnalato i fatti alla dirigenza del Comune il 19 gennaio scorso.

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Il gip parla di "condotta abituale chiaramente indicativa dell'esistenza di un programma criminoso animato da una volontà di vessare i soggetti passivi e, in particolare, di sottoporre consapevolmente questi ultimi, piccoli in tenerissima età, a una duratura condizione di soggezione psicologica e di sofferenza".  "La pericolosità dell'indagata è resa evidente, in particolare, dalla pervicacia con cui infierisce nei confronti delle persone offese mediante le suindicate condotte vessatorie, le quali sono chiaro indice di una personalità sprezzante delle più elementari regole di comportamento".

"Dalle indagini - affermano gli investigatori - si ricava l’esistenza di un’incessante serie di condotte prevaricatrici e intimidatorie, oltre che ingiuriose, messe in atto dall’indagata ai danni di soggetti particolarmente indifesi quali i bambini in tenera età, che appaiono allarmanti in quanto sistematicamente accompagnate dal ricorso alla violenza fisica: innumerevoli gli episodi in occasione dei quali i minori sono stati colpiti alla testa, in un caso addirittura con un piatto".

"Volgari ed ingiuriose anche le frasi proferite all’indirizzo dei piccoli, del tipo “rincoglionito, oggi ti faccio del male, sciocco stai zitto, ti metto fuori al freddo, sei duro come il muro, a te oggi niente frutto, levati di torno te… boia!, vai a piangere in bagno con te non ci parlo”.

Le indagini sulla vicenda sono state condotte con la stretta collaborazione degli organi dell’amministrazione comunale pisana, pur nel rispetto del segreto investigativo. Nei prossimi giorni è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip.

I genitori portano via i figli dall'asilo. Appena si è diffusa la notizia dei maltrattamenti sui bambini dell'asilo nido, i genitori si sono recati alla scuola per prendere i figli e riportarli a casa. All'interno della struttura sono rimasti educatori e ausiliari. Sul posto è giunto anche l'assessore alle attività educative Marilù Chiofalo e nel pomeriggio si svolgerà un'assemblea con i genitori per cercare di riportare la serenità nell'istituto. "Siamo esterrefatti - ha affermato Chiofalo - e ci siamo già mossi per assicurare fin da domani la continuità didattica nella sezione, quella frequentata da bambini di 2-3 anni, interessata dai fatti al vaglio degli inquirenti. E lo faremo sostituendo tutti i tre insegnanti che operavano con quei bimbi".  

Il precedente più noto: l'asilo Cip-Ciop a Pistoia, condannate le due maestre

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Il Comune di Pisa si costituirà parte civile
Il Comune di Pisa si costituirà parte civile nel processo contro l'educatrice. "L'amministrazione comunale - è  spiegato in una nota - è venuta a conoscenza di indagini in corso il 19 gennaio quando le tre insegnanti della sezione non coinvolta nella vicenda hanno chiesto di parlare con la dirigente del servizio che si è subito messa in contatto con gli organi inquirenti che hanno chiesto di mantenere il più assoluto riserbo sulla vicenda per non compromettere l'indagine in corso e, garantendo comunque che non c'erano pericoli imminenti per i bambini, di non intervenire in alcun modo con provvedimenti amministrativi che avrebbero ovviamente compromesso l'indagine".

Le colleghe avevano affrontato la maestra. Lei si era scusata
Il Comune ha successivamente precisato che le tre educatrici che avevano segnalato i presunti abusi avevano già affrontato il problema con la diretta interessata in autunno durante, ha spiegato la dirigente dei servizi educativi Laura Nassi, "un collettivo, ovvero una riunione dell'intero corpo docente, dove la maestra poi arrestata si era scusata". I comportamenti inidonei però sono proseguiti nel tempo al punto che i tre docenti della sezione non coinvolta hanno deciso di rivolgersi alla dirigenza. "Da qui - ha concluso Nassi - la nostra decisione di intervenire non solo nei confronti dell'educatrice colpita dalla misura cautelare ma anche verso le sue colleghe che hanno dimostrato di tenere un comportamento non idoneo". Infine il Comune "ha attivato già da oggi, a disposizione dei genitori, dei bambini e del personale un servizio di consulenza psicologica".

Il sindaco Filippeschi: "Una ferita inferta alla città"
Il sindaco Marco Filippeschi commenta: "È una ferita inferta alla città, al nostro patrimonio di servizi educativi più delicato e al quale più teniamo. Le accuse, per i comportamenti rilevati, sono molto gravi - dice il sindaco -. Intanto siamo grati per la pronta ed efficace indagine dell'autorità giudiziaria. Il comune, messo al corrente, ha collaborato, osservando doverosamente la riservatezza investigativa. Sarà preso ogni provvedimento per garantire il percorso educativo e accertare e valutare ogni responsabilità".

L'Osservatorio sui minori: "Verifiche periodiche sulla tenuta emotiva dei docenti"
Il presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori, Antonio Marziale, dichiara: "Vediamo chi se la sente di negare che il maltrattamento ai bambini nelle scuole ha assunto proporzioni emergenziali". "Anche questa volta, per la milionesima volta - sottolinea Marziale - chiediamo che si istituisca per legge la visita periodica di tenuta emotiva per i docenti e per l'ennesima volta ci aspettiamo il silenzio del ministero dell'Istruzione, così vetusto e lontano dalla realtà da doversi a sua volta sottoporre a visita audiometrica, perché ogni ministro che passa di lì palesa sordità". "La galera per chi maltratta i bambini, altro che domiciliari, in carcere c'è gente rinchiusa per molto meno", conclude il presidente dell'Osservatorio.

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