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Il terminal bus alla Sesta Porta

di Gianluca Campanella
Il parcheggio dei bus alla Sesta Porta
Il parcheggio dei bus alla Sesta Porta

Il trasferimento a settembre, iniziano i lavori per la rotatoria di via Battisti. Parco in piazza S. Antonio

29 maggio 2015
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PISA. Tra una settimana circa e massimo fino alla prima parte di agosto, in via Battisti ci saranno i lavori per la realizzazione di una rotonda davanti all’ingresso della Sesta Porta che consentirà l’ingresso e l’uscita dei bus pubblici. Da settembre il terminal della Ctt Nord, Compagnia toscana trasporti che gestisce il trasporto di linea su gomma, si trasferirà dall’attuale piazza Sant’Antonio all’interno della Sesta Porta.

Solo qualche centinaio di metri che però farà una differenza notevole: l’area liberata sarà convertita a parco verde urbano; ancora, Ctt riuscirà a gestire meglio la logistica risparmiando molti viaggi andata/ritorno dal ricovero di Ospedaletto; infine la Sesta Porta diventerà sempre più il cuore dei servizi e della mobilità cittadina, visto che presto si prevedono anche punti di bike sharing e car sharing e in prospettiva lì si integreranno la fermata del people mover (trenino a corda da e per l’aeroporto) e la futura navetta per l’ospedale di Cisanello.

Un pezzo alla volta, la Sesta Porta cresce e punta a diventare un luogo frequentato da circa cinque milioni di persone all’anno (2,5 i passeggeri dei bus, 2 del people mover e il resto utenti degli uffici presenti). Così il Comune conta di vendere con facilità gli ultimi 800 metri quadri disponibili con destinazione commerciale e gli ultimi 800 con previsione d’uffici. Il progetto, in embrione fin dal 1990, ha avuto negli anni qualche stop e parecchi problemi: il più grave è la vertenza con Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che aveva firmato un contratto per trasferirsi in via Battisti e poi ha deciso di soprassedere.

Per le casse pubbliche è stato un doppio danno: intanto è stato speso un milione e mezzo in più per costruire la struttura con tutti i più sofisticati accorgimenti, portandola al massimo indice di antisismicità; e poi sono venuti a mancare fondi preziosi per la sua costruzione. Dopo un lungo contenzioso il Tribunale ha condannato Ingv a pagare. Ma ancora adesso il sindaco Marco Filippeschi si dice «speranzoso di una transazione, senza scendere al di sotto di certi valori: il personale di Ingv vuole venire in Sesta Porta e dopo questa sentenza all’istituto conviene».

L’investimento complessivo è stato di circa 30 milioni e dall’apertura dell’impianto – un anno fa – si sono già trasferite Pisamo (controllata del Comune per la mobilità), Polizia municipale e Sepi (che riscuote le entrate cittadine). Con l’arrivo di 48 bus che potranno sostare anche di notte e con la possibilità di parcheggiare data al personale di Ctt, la Sesta Porta renderà più economici e più efficienti i trasporti pubblici locali. Si pensa anche ad alcune soluzioni per snellire il traffico in via Battisti, come un “semaforo intelligente” riservato agli autisti per immettersi nella nuova rotonda e/o a una corsia preferenziale per i bus; la strada resterà comunque a doppio senso. Sesta Porta non ha aggiunto volumi: 30.000 metri cubi del dopo guerra sono stati abbattuti e altrettanti sono stati edificati.

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