ISE. Tra la curiosità e l’onestà. Una garanzia da 30 anni
La società pisana tira le fila della propria storia e ribadisce i propri asset irrinunciabili
Avviare un’attività in un momento di crisi economica e incertezza è più che una semplice sfida; portarla avanti con successo per 30 anni è una vera e propria impresa: ISE - Ingegneria dei Sistemi Elettronici è riuscita nel suo obiettivo e, nel tagliare il traguardo dei tre decenni, guarda già con speranza e progettualità al futuro. Nello specifico la società sviluppa e realizza sistemi embedded a microprocessore per applicazioni real-time: fin dalla sua costituzione ha lavorato a supporto delle realtà produttive del territorio italiano per progettare e realizzare apparati e sistemi di controllo personalizzati per specifiche applicazioni in vari settori dell’industria e del trasporto avanzato.
I festeggiamenti
La società di Vecchiano, in provincia di Pisa, ha festeggiato settimana scorsa a “In villa”, un locale di Marina di Pisa in riva al mare, con le autorità (il prorettore dell’Università di Pisa, Marco Raugi, il sindaco di Vecchiano Massimiliano Angori, Paolo Buzzi dell’Unione degli industriali pisana, Veronica Bocci di DITECFER) e alcuni dei soci fondatori (tra cui Andrea Cremoncini, Marco Lazzarotti e il CEO Daniele Bianchi). Ad animare la serata l’attrice e comica Federica Sassaroli, che ha raccontato in modo divertente ma realistico ed appassionato la storia della fondazione di ISE. Il ceo Bianchi ha poi preso la parola per ripercorrere le tappe della società, tirando un bilancio di questi 30 anni e gettando le basi per il prossimo futuro: “Il 14 luglio 1993 alcuni di voi non erano ancora nati. Eravamo cinque persone accomunate da una visione e da uno spirito di iniziativa, subito condiviso con i collaboratori della prima ora che entrarono a far parte della squadra portandovi il loro contributo essenziale. Sin dall’inizio, e fino ai giorni nostri, tre punti di forza hanno contraddistinto la ISE: prima di tutto la incondizionata onestà, che presuppone la correttezza di ammettere i propri limiti e impegnarsi a crescere anche affidandosi ai collaboratori e ai colleghi in un processo di miglioramento continuo. Poi la preparazione, non solo la competenza nelle materie specifiche, ma anche l’umiltà di voler continuare a imparare, la condivisione delle proprie idee nell’ottica di un atteggiamento costruttivo sia a livello personale che aziendale. Infine, la curiosità e l’immaginazione, che completano la ricetta vincente. Einstein sosteneva che l’immaginazione a volte è più importante della conoscenza. La conoscenza fine a se stessa non porta né a costruire né a creare niente di nuovo”.
“Onestà, preparazione, curiosità: ecco i fondamentali che rappresentano la nostra struttura. Questo è il vero asset che contraddistingue ISE e coloro che ci lavorano. E sono proprio loro, quelli con i quali condividete tutti i giorni lavorativi, che rappresentano e costituiscono la ISE”, ha concluso Bianchi.
Una produzione interna e una squadra composita
Tra i punti di forza che hanno garantito il successo di ISE - Ingegneria dei sistemi elettronici spicca sicuramente la grande e innovativa capacità di progetto: “Negli anni 2000 abbiamo sviluppato un prodotto antincendio che si è dimostrato la soluzione giusta nel momento storico giusto”, racconta uno dei soci fondatori, Andrea Cremoncini.
Inoltre, conta molto la produzione interna del software e del sistema elettronico: “Questa caratteristica, che ci aveva reso forti già nel mercato della difesa anni fa, ci ha rafforzato ulteriormente”, continua Cremoncini.
Oltre alla più che sviluppata capacità di progettazione, ha giocato molto l’essere una squadra composita e variegata: “All’inizio eravamo cinque soci, ognuno con la propria mentalità e una visione e un approccio ben diversi da quelli degli altri. Queste differenze ci hanno aiutato e consentito di andare avanti, perché negli anni di crisi un uomo solo al comando ha dei limiti - afferma Cremoncini -. Un ostacolo che, nei momenti di crisi, porta spesso al fallimento. Al contrario, una diversità di vedute e di visione a tutto tondo ci ha permesso di superare i momenti di crisi che ci hanno accompagnato in questi anni”.
Da quella del 1993 quando sono partiti con l’attività, a quella del 2008, fino ad arrivare alla pandemia da Covid-19 e alla guerra in Ucraina, “da cui siamo usciti ancora più forti perché non abbiamo mai mollato”, conclude il socio fondatore.
Dall’inizio in un periodo di crisi all’approdo al mondo ferroviario
ISE è nata nel luglio 1993, dopo la crisi del governo Amato: “Io allora avevo trent’anni - racconta uno dei cinque soci fondatori, Andrea Cremoncini - e l’azienda è nata da un gruppo di ex dipendenti di un’azienda che aveva appena chiuso e sviluppava hardware e software per navi, elicotteri e aerei e lavorava con realtà come Agusta. Noi siamo ripartiti con fatica da questa situazione di crisi”. Cremoncini, a differenza degli altri soci, arrivava da un’esperienza in un’altra azienda. “Nei primi dieci anni ci siamo rimboccati le maniche per ripartire - continua - e solo dopo abbiamo iniziato a pensare di sviluppare dei prodotti che fossero interamente nostri”. Nel 2008 è arrivata la collaborazione con quella che un tempo era l’AnsaldoBreda Spa di Pistoia: “Abbiamo sviluppato un sistema antincendio per i veicoli ferroviari, reso obbligatorio nel 2010. Ci si è aperta una prospettiva di mercato”.
L’ampia offerta, tra software e servizi mirati
ISE è specializzata nella progettazione, ingegnerizzazione e fabbricazione di sistemi elettronici e software per applicazioni specialistiche. Oltre a disporre di numerosi prodotti già ampliamente validati nei relativi settori applicativi, fornisce servizi personalizzati: dalla valutazione di fattibilità alla ingegnerizzazione di specifiche soluzioni hardware, sviluppo software, integrazione e validazione a livello di apparato e di sistema completo.
Un alto standard qualitativo da mantenere
A cavallo degli anni Duemila la società ha sviluppato diverse soluzioni di sistemi di diagnostica di bordo installati su veicoli ferroviari leggeri, tram e metropolitane a livello internazionale. Già nel 1998 ISE aveva ricevuto una commessa per le metropolitane di Atlanta e i tram di Boston. L’anno successivo la società ha partecipato alla gara indetta dalla città della Georgia per fornire i veicoli ferroviari di un sistema diagnostico leggero. La vinse un’azienda americana, cui però ISE si presentò come fornitore ideale visto che aveva già pronto il dispositivo: “Alstom Inc. si è fidata di noi anche se al tempo eravamo una realtà piuttosto piccola”, racconta Cremoncini.
Obiettivo del futuro
Il principale obiettivo dei prossimi anni è quello di trasferire questo successo sui mercati esteri a livello internazionale. Già oggi il fatturato estero nel settore ferroviario supera il 20%, e l’obiettivo della società è di portarlo sopra al 50% nei prossimi tre-cinque anni. Tra i principali clienti di ISE vi sono, oltre a Hitachi Rail (principale costruttore italiano), anche la multinazionale francese Alstom Transport, la autorità di trasporto francese SNCF (in particolare per i treni Tgv lungo la Milano-Parigi), la società polacca Newag, il costruttore di locomotive Cz Loko in Repubblica Ceca, il costruttore nazionale turco Türasas e altri minori.